La nota di carbo e Moloni: "Diffamati in tv"
"Comunichiamo agli organi d'informazione che abbiamo presentato una denuncia-querela nei confronti dell'onorevole Mollicone di Fratelli d'Italia che lo scorso 14 settembre, nel corso della trasmissione 'L'aria che tira' su La7, ha affermato che 'Rifondazione comunista oltre il 1991 è stata finanziata dall'Unione Sovietica e dai suoi eredi'. Le affermazioni di Mollicone attraverso il mezzo televisivo, palesemente false, rappresentano una vera e propria diffamazione, gravemente lesiva della reputazione del nostro partito, soprattutto perchè inserita nella polemica di queste settimane su presunti finanziamenti da parte della Federazione Russa a partiti italiani e europei". Così in una nota Maurizio Acerbo, segretario nazionale, e Vito Meloni, tesoriere del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Italiana.
"Non è accettabile la diffamazione, ma ancor più grave in piena campagna elettorale in cui siamo impegnati con l'Unione Popolare con de Magistris. Di questo Mollicone dovrà rispondere in tribunale. Il nostro partito - continua - è coerentemente impegnato da sempre per la pace e il disarmo e persegue questi obiettivi nella più totale indipendenza da qualsiasi governo e blocco militare. Durante la nostra storia trentennale non abbiamo mai ricevuto alcun tipo di sostegno che non fosse contemplato nelle regole stabilite dai legislatori, non sappiamo quali altre forze possano affermare identica trasparenza".
"Non consentiamo che un esponente di un partito la cui leader inneggiava a Putin e che ha relazioni con la assai ricca ultradestra Usa di Bannon e Trump possa infangare un partito come il nostro, che si autofinanzia con i sacrifici e il lavoro volontario di migliaia di militanti e simpatizzanti".