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Elezioni 2022, Evi (Verdi): "Accordo Pd-Calenda irricevibile, ci esclude"

"Ricucire? Non sono ottimista. Serve un riequilibrio se si continua insieme. Letta dica qualcosa di sinistra ed ecologista"

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
03 agosto 2022 | 18.49
LETTURA: 2 minuti

"Non sono molto ottimista". Eleonora Evi, co-portavoce dei Verdi Europei, risponde così all'Adnkronos sulla possibilità di compattare la coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, dopo il rinvio dell'incontro, già fissato per oggi, con Enrico Letta. Il patto siglato ieri tra il Pd e Azione-Più Europa "dice una cosa molto chiara: esclude tutti gli altri. E tutti gli altri siamo noi".

Il rinvio dell'incontro con Letta prelude a una rottura? "Noi oggi non abbiamo confermato l'incontro perché abbiamo bisogno di tempo per riflettere tra di noi come Europa Verdi e con Sinistra Italiana. Da ieri le condizioni sono obiettivamente mutate dopo l'accordo tra Letta e Calenda. Un accordo per noi irricevibile sotto molto punti di vista a partire da quelli di contenuti e di programma. Da quello che abbiamo letto non c'è alcun punto di contatto con noi e nessuna risposta ai temi della crisi climatica e sociale. E poi c'è anche una questione di metodo".

Quale? "Il patto tra loro è legittimo ma dice una cosa molto chiara. Ovvero esclude tutti gli altri e gli altri siamo noi che per primi avevamo iniziato un dialogo e un confronto per unire il campo democratico. E invece assistiamo a un patto che esclude una forza politica come la nostra di Verdi con Sinistra Italiana che peraltro, stando ai sondaggi, pesa tanto quanto Azione e potrebbe pesare anche di più... Come abbiamo detto c'è un grande disagio anche tra i nostri che puntavano a vedere un soggetto ecologista e di sinistra pienamente rappresentato".

Ma non sarà anche una questione di intese elettorali? Letta e Calenda si sono accordati sul 70% dei collegi al Pd e il 30% ai centristi... Serve un riequilibrio? "Noi stiamo ancora in una fase di confronto tra di noi. Però se questo percorso va avanti è evidente che serve un riequilibrio se si continua insieme".

Ci sono voci che sareste in contatto con Giuseppe Conte per creare un soggetto a sinistra del Pd, è vero? "Non ci sono contatti in questo momento. Posso dire però che c'è una riflessione in corso anche su questa ipotetica strada. Ma va anche detto che andare frammentati può solo facilitare la vittoria della destra e di una pericolosa deriva fascistoide".

Che deve fare Letta per tenervi dentro? "Se vogliamo riattivare un lavoro sui temi, il messaggio a Letta è questo: dì qualcosa di sinistra e di ecologista". Ma domani ci sarà l'incontro? "Non lo so ancora se domani o più avanti".

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