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Social, Di Porto (Luiss)": Controlli a Ia, partita Ue-Usa per 'anticorpi' tech'

Parla all'Adnkronos Fabiana Di Porto, docente di Innovation Law and Regulation alla Luiss.

Social, Di Porto (Luiss)
09 gennaio 2025 | 14.29
LETTURA: 2 minuti

Lo stop di Meta al fact checking apre lo scenario ad una partita ben più grande tra Usa e Ue su chi si doterà "per primo della tecnologia per intercettare e rimuovere i contenuti illegali". Allo stesso tempo se l'Europa vuole proteggere il suo modello di democrazia dovrebbe "applicare le norme esistenti", norme che Meta ed X "potrebbero star già violando". E' quanto sottolinea in un'intervista all'Adnkronos, Fabiana Di Porto, docente di Innovation Law and Regulation alla Luiss.

La mossa anti-moderazione dell'ad Mark Zuckerberg, che allinea così Meta a X di Elon Musk "apre le porte ad una 'battaglia' che non si gioca sui trusted flaggers Ue e quindi sui controllori umani, irrilevanti viste le dimensioni della comunità dei social, ma sulla capacità dei due continenti di dotarsi di tecnologie che usano l'Ia per individuare i contenuti illegali da rimuovere". Quindi "la battaglia contro la disinformazione e gli hate speech non sarà tra umani che postano e umani che rimuovo ma tra Ia che postano o che propagano e Ia che segnala per rimuovere". E dunque "l'Ue deve in primo luogo dotarsi di tecnologie per eliminare la spazzatura e, secondo, applicare il Digital Services Act, il nuovo regolamento Ue sui servizi digitali".

"Non servono altre norme, vanno applicate quelle esistenti. Il fatto di non avere dei campioni tech non è un problema, ma vanno tutelati i diritti. Dunque bisogna fare uso dei poteri che già oggi sono a disposizione della Commissione europea. La questione è politica", spiega Di Porto.

E da parte di Meta e X "oggi potrebbe già essere in atto una violazione del Dsa, perché i risk assestament presentati due gruppi sono stati valutati inadeguati", sottolinea Di Porto. Inoltre “le novità proposte da Meta, e già attuate da X, dall’allentamento della moderazione al passaggio dal modello fact checking a quello di community notes, imporrebbero una rivalutazione attenta e l’adozione di misure conseguenti” .

Nel merito di Meta ad ogni modo la mossa di sospendere il controlli "va nel senso di allineamento ad X filogovernativo in tema di moderazione " e dunque "nella direzione di cercare i favori del sovrano".

Ad ogni modo si tratta di una mossa che aumenta il divario tra due modi di concepire la libertà di espressione tra Usa e Ue: se lasciare libera circolazione anche a informazioni fake o se usare il principio di precauzione alla maniera europea. "Uno scontro culturale e di civiltà, dove si tratta di comprendere quanto il dichiarato sovranismo europeo poi vada fino in fondo: la Commissione Ue infatti dal punto di vista tecnico dispone di strumenti, ma bisogna capire se esisterà la volontà politica di applicarli", sottolinea Di Porto. E ad oggi la risposta è stata "alquanto attendista, per non dire tenue".

Di Luana Cimino

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