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Scudo anti pezzotto blocca Google Drive, Piracy Shield sotto accusa

Il sistema nazionale antipirateria adottato da Agcom per combattere lo streaming illegale ferma la piattaforma di condivisione file di Google. Il problema è emerso ieri sera durante Juventus-Lazio

Operatore tv allo stadio - Footogramma
Operatore tv allo stadio - Footogramma
20 ottobre 2024 | 13.31
LETTURA: 2 minuti

Il problema è stato risolto ma sul web sono ancora forti le polemiche per lo stop di ieri sera per Google Drive. Molti utenti lamentano di essersi trovati davanti a un messaggio che segnalava come "l’accesso al seguente sito che diffondeva illecitamente contenuti protetti dal diritto d’autore è stato disabilitato". A provocare le critiche più aspre è il fatto che a bloccare la piattaforma di archiviazione e condivisione di file di Google non sia stato un problema tecnico ma Piracy Shield, la piattaforma nazionale antipirateria, adottata dall’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) per combattere lo streaming illegale.

Non a caso il problema è emerso durante Juventus-Lazio di ieri sera, quando il sistema dell'autorità ha bloccato un dominio di Google legato a Drive, impedendo il download dei file agli utenti.

All'origine del disguido la segnalazione all'Agcom da parte dei broadcaster dei siti 'pirata' con successiva segnalazione ai provider internet e un blocco in automatico entro 30 minuti. In realtà esisterebbe una lista di eccezioni di risorse online escluse dai blocchi, e che - secondo Wired Italia - conterrebbe 11mila elementi. Ma - a quanto pare - in questa 'whitelist' non ci sarebbe drive.usercontent.google.com, il cui blocco può fermare la fruizione di alcuni servizi. Ma gli utenti segnalano anche come PiracyShield abbia bloccato decine e decine di indirizzi IP 'professionali': fra questi - si legge in un commento su X - un IP di Imperva/Incapsula, un servizio di CDN e protezione dei siti web usato da moltissime aziende.

Esposto del Codacons

"Quanto accaduto nella serata del 19 ottobre è gravissimo e rappresenta un precedente pericoloso a danno di una platea enorme di soggetti". Lo afferma il Codacons in una nota, intervenendo sul blocco di Google Drive da parte del sistema Piracy Shield.

"La lotta alla pirateria è una esigenza che condividiamo da sempre, considerato che il fenomeno produce un danno per la collettività portando a ingenti perdite economiche per le società interessate e a un rialzo delle tariffe a carico dei consumatori - spiega il Codacons - Le misure di contrasto all'illegalità non possono tuttavia portare a incidenti come quello che ha interessato Google Drive, un servizio usato da una moltitudine di soggetti (utenti, aziende e professionisti), anche per motivi di studio e lavoro, e che ieri è rimasto bloccato per ore causando proteste e disagi".

Per tale motivo Codacons presenterà domani un esposto alla Procura della Repubblica di Roma "affinché apra una indagine sul caso volta ad accertare possibili fattispecie penalmente rilevanti e le relative responsabilità, valutando al contempo il sequestro del sistema Piracy Shield se non in grado di scremare adeguatamente i siti da bloccare nell' ambito della lotta alla pirateria, poiché una tale circostanza rappresenterebbe una soluzione immensamente più grave del problema" conclude la nota del Codacons.

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