Lo comunica il Mef in una nota: il contributo sarà annuale. Fp Cgil: "Misura che grida vendetta". Gimbe: "Tutela salute in Costituzione, perché devono pagare?"
''Per i residenti stranieri, cittadini di Paesi non aderenti all’Unione europea, si prevede la possibilità di iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del servizio sanitario nazionale, versando un contributo di 2.000 euro annui''. Il Mef comunica, in una nota, che la misura è contenuta nella legge di bilancio 2024. L’importo del contributo ''è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari''.
"Mi sembra, ma spero di essere smentita, che questa misura sia analoga a quella che prevede una cauzione di 5mila euro per i richiedenti per evitare i Cpt. E' qualcosa che grida vendetta al cospetto di ogni giustizia sociale". Così all'Adnkronos Salute Giordana Pallone, componente della segreteria nazionale Fp Cgil, commenta la misura prevista nella Finanziaria che prevede "una quota di 2mila euro per i residenti stranieri cittadini di Paesi non aderenti all'Unione europea" per "l'iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del Servizio sanitario nazionale".
"Ora aspettiamo di vedere come è scritta la norma - aggiunge Pallone - perché così come è riportata oggi non ha alcuna valenza e base rispetto all'ordinamento e alle normative che abbiamo. Siamo fuori dalla Costituzione e dall'articolo 32".
"L'articolo 32 della Costituzione: 'la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti'. Perché gli extracomunitari dovrebbero versare un contributo di 2.000 euro?". Così su 'X' Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, commenta la misura prevista nella Finanziaria.