
La Certificazione Unica inaugura la stagione della dichiarazione dei redditi. Un focus sul calendario delle scadenze per aziende, dipendenti e titolari di partita IVA
Certificazione Unica al centro dello scadenzario del mese di marzo.
Con l’invio e la successiva consegna della CU 2025, prende il via la stagione della dichiarazione dei redditi. I dati contenuti nell’ex modello CUD sono infatti il primo elemento utile per la compilazione del modello 730, non solo per i contribuenti ma anche per l’Agenzia delle Entrate.
Dalla CU il Fisco attinge per estrapolare i dati relativi ai redditi percepiti dal contribuente, ma anche ad esempio per le informazioni relative a detrazioni o fringe benefit riconosciuti dal datore di lavoro. Questi elementi confluiscono nella dichiarazione dei redditi precompilata, così come risultano centrali anche per la versione ordinaria.
Le scadenze da monitorare nel 2025 sono tre, per effetto delle novità introdotte con il fine di estendere la precompilata anche alle partite IVA.
CU 2025: le scadenze della Certificazione Unica
Il modello CU 2025 dovrà essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate entro lunedì 17 marzo. Questo il termine che interessa i datori di lavoro chiamati a certificare i redditi da lavoro dipendente e assimilati, mentre per le CU degli autonomi la scadenza si fa in due.
Le CU relative ai redditi di lavoro autonomo dovranno essere trasmesse entro il 31 marzo. Se fino allo scorso anno era ammesso l’invio fino al 31 ottobre, l’estensione della precompilata alle partite IVA cambia la tabella di marcia e impone un anticipo dei tempi per i sostituti d’imposta.
Il motivo è evidente: per consentire all’Agenzia delle Entrate di predisporre il modello Redditi precompilato è necessario procedere per tempo con l’invio dei dati reddituali, anche delle partite IVA.
Non in tutti i casi sarà però necessario trasmettere le CU degli autonomi entro il 31 marzo. Nel calendario relativo alla Certificazione Unica è confermato il termine lungo del 31 ottobre per la trasmissione dei dati relativi a redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione precompilata.
Consegna della CU entro il 17 marzo
L’invio della CU 2025 è un adempimento centrale per l’avvio della fase di messa a punto della dichiarazione dei redditi. Tra marzo e aprile è utilizzata direttamente dall’Agenzia delle Entrate per predisporre le precompilate, ma si tratta di un documento altrettanto importante anche per i contribuenti.
Oltre ad effettuare l’invio telematico al Fisco, i sostituti d’imposta (generalmente datori di lavoro ed enti pensionistici) sono chiamati anche a consegnarla al percipiente - cioè al percettore delle somme certificate nella CU.
La consegna deve avvenire in tutti i casi, e a prescindere dalla scadenza per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate, entro il 17 marzo 2025 (il termine ordinario del 16 marzo cade di domenica ed è automaticamente differito al giorno successivo).
Redditi, ritenute e benefit: i dati presenti nella CU 2025
Cosa c’è quindi nella Certificazione Unica? In primis i redditi da lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi erogati nel 2024. Con la consegna della CU 2025 è quindi possibile conoscere nello specifico quali aliquote IRPEF si applicheranno in dichiarazione, e quindi quali saranno le imposte effettivamente dovute.
Non solo: nella CU 2025 il percipiente troverà anche il dettaglio dei fringe benefit erogati dall’azienda nel corso dell’anno, o ancora l’importo dell’assegno unico riconosciuto dall’INPS nel corso del periodo d’imposta 2024, così come il valore delle detrazioni applicate mensilmente in busta paga o sulla pensione.
La CU 2025 viene inoltre rilasciata, ad esempio, anche a chi ha affittato immobili per brevi periodi tramite piattaforme di intermediazione. In questo caso il documento certifica le ritenute applicate nella misura del 21 per cento sui guadagni.
La ricezione della certificazione unica ex CUD è quindi fondamentale per ogni lavoratore e lavoratrice, in quanto consente di avere il quadro esatto della propria situazione reddituale, e fiscale, in vista dell’avvio della fase di compilazione della dichiarazione dei redditi.