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IRPEF 2025: le istruzioni per il calcolo

Come si calcola l’IRPEF? Aliquote, scaglioni e regole da seguire per determinare l’imposta dovuta per il 2025

07 febbraio 2025 | 17.02
LETTURA: 4 minuti

L’IRPEF è un’imposta progressiva ed è strutturata in tre aliquote, applicate ad altrettanti scaglioni di reddito. Non è quindi dovuta in misura fissa ma, per l’appunto, è calcolata in misura crescente sulla base del reddito percepito nel corso dell’anno.

Anche per il 2025 l’imposta sul reddito delle persone fisiche è strutturata in tre livelli: l’aliquota più bassa, pari al 23 per cento, si applica ai redditi fino a 28.000 euro. L’aliquota intermedia è pari al 35 per cento ed è dovuta fino ai 50.000 euro di reddito, limite superato il quale si passa alla tassazione del 43 per cento.

Per calcolare l’IRPEF però vi sono diversi aspetti da considerare: dalla soglia della no tax area fino alle detrazioni applicate sui redditi di dipendenti, pensionati e autonomi.

IRPEF 2025, tre aliquote e scaglioni per il calcolo

Anche per il 2025, e in via strutturale per effetto della stabilizzazione prevista dall’ultima Legge di Bilancio, l’IRPEF è strutturata su tre aliquote e scaglioni.

In particolare, i valori dell’imposta sono così graduati:

aliquota del 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro (primo scaglione IRPEF);

aliquota del 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro (secondo scaglione IRPEF);

aliquota del 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro (terzo scaglione IRPEF).

L’IRPEF è un’imposta progressiva. Cosa significa? Nella sostanza, per il calcolo dell’IRPEF è necessario considerare che l’aliquota più alta, superato lo scaglione precedente, si applica solo sulla parte di reddito eccedente.

Nella pratica, ipotizzando il caso di un contribuente con reddito pari a 30.000 euro, l’aliquota IRPEF del 35 per cento si applicherà solo sulla parte di reddito che eccede i 28.000 euro (ossia 2.000 euro). Fino a questa soglia sarà invece dovuta l’aliquota del 23 per cento.

irpef def 2025 grafica if adn

La no tax area: chi non paga l’IRPEF

Per capire come si calcola l’IRPEF un concetto importante da conoscere è quello della no tax area.

Si tratta della soglia di reddito entro la quale non sono dovute imposte, secondo valori differenziati per dipendenti, pensionati e per i lavoratori autonomi.

Per le prime due categorie, la no tax area è pari a 8.500 euro. Fino a questo valore quindi l’IRPEF non si paga, in quanto è totalmente assorbita dalle detrazioni spettanti.

Il limite da considerare è più basso per gli autonomi: in questo caso la no tax area si applica fino alla soglia di 5.500 euro.

Nel calcolo IRPEF da considerare anche bonus e detrazioni

Anche le agevolazioni incidono sul calcolo dell’IRPEF. La voce più importante che contribuisce a ridurre l’imposta dovuta sui redditi percepiti è rappresentata dalle detrazioni fiscali spettanti a lavoratori dipendenti e autonomi.

Nel primo caso, ossia per i titolari di redditi da lavoro dipendente, l’importo massimo riconosciuto è pari a 1.955 euro, valore che si riduce all’aumentare del reddito.

Nello specifico, le detrazioni sono così articolate:

1.955 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro (l’importo minimo della detrazione riconosciuta è pari a 690 euro. In caso di lavoro a tempo determinato, non può essere inferiore a 1.380 euro);

1.910 euro, aumentata del prodotto tra 1.190 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 13.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 28.000 euro;

1.910 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro (la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro).

Per chi percepisce un reddito compreso tra i 25.000 e i 35.000 euro è riconosciuto un importo aggiuntivo di 65 euro. Per i redditi sopra i 50.000 euro non è prevista alcuna detrazione.

Le detrazioni IRPEF spettano anche agli autonomi, che percepiscono un massimo di 1.265 euro fino a 5.500 euro di reddito, valore che per le soglie reddituali più alte diminuisce progressivamente, fino ad azzerarsi superata la soglia di 50.000 euro.

Come cambia l’IRPEF con il nuovo taglio del cuneo fiscale

Dal 1° gennaio 2025, per effetto del nuovo taglio del cuneo fiscale, ai dipendenti con redditi fino a 20.000 euro è riconosciuto un importo aggiuntivo calcolato in base a diverse percentuali:

● 7,1 per cento fino a 8.500 euro;

● 5,3 per cento tra 8.500 e 15.000 euro;

● 4,8 per cento tra i 15.000 e i 20.000.

Questa somma, erogata in automatico dal datore di lavoro o in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, si aggiunge al trattamento integrativo fino a 1.000 euro, l’ex bonus IRPEF.

Sempre per effetto delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, chi percepisce redditi superiori a 20.000 euro avrà diritto ad un’ulteriore detrazione di 1.000 euro, fino a 32.000 euro di reddito, decrescente per i valori superiori e fino alla soglia dei 40.000 euro.

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