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In mostra manoscritto del Cantico delle Creature di San Francesco

Ad Assisi la rassegna "Laudato sie: natura e scienza. L'eredità culturale di frate Francesco"

In mostra manoscritto del Cantico delle Creature di San Francesco
11 aprile 2025 | 14.44
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Il più antico manoscritto del Cantico delle Creature di San Francesco, a 800 anni dalla sua stesura, insieme a 93 opere rare del Fondo antico della Biblioteca Comunale di Assisi: è la mostra "Laudato sie: natura e scienza. L'eredità culturale di frate Francesco", aperta fino a domenica 12 ottobre 2025 nel Salone Papale del Sacro Convento di San Francesco ad Assisi (Perugia), riaperto per l'occasione al pubblico.

L'esposizione offre un inedito sguardo sul mondo culturale e scientifico francescano che, grazie ai rari e preziosi manoscritti medievali e agli antichi testi a stampa, permette al visitatore di compiere un viaggio che lo porta a varcare la soglia del Medioevo fino all'età moderna. Lo straordinario patrimonio librario esposto permette, grazie alle nove sezioni che suddividono la mostra, di cogliere aspetti inediti della cultura dell'Ordine dei Frati Minori, come l'ampiezza della riflessione filosofica e teologica, la particolare attenzione all'universo e l'apertura al mondo.

La mostra ricorre al linguaggio multimediale e, in particolare, presenta due sale immersive: una all'inizio del percorso espositivo "Laudato sie: lo stupore riconoscente di fronte al Creato", dedicata al Cantico di Frate Sole, che permette di entrare in contatto con l'innovazione della visione del mondo e il sentimento religioso universale del santo di Assisi, e l'altra "Cum tucte le tue creature", posta al termine della visita, dove le immagini delle piante, animali e uomini e i significati a loro attribuiti, consentono di riconnettersi a una visione integrale del mondo che ci circonda.

La sala "L'ispirazione delle origini: Bibbia, teologia e filosofia" mostra come i francescani si siano dedicati con passione allo studio della Bibbia e delle opere filosofiche antiche e di come abbiano sviluppato una visione complessiva del significato della natura e del ruolo dell’uomo nell’universo, contribuendo alla speculazione filosofica e alla scienza del loro tempo. Nella sezione "I francescani e il sapere enciclopedico" si può comprendere quale sia stato il desiderio che ha mosso alcuni eruditi dell'Ordine a cercare un modello universale del sapere, una sorta di catalogazione generale della realtà. Qui si può ammirare la "Biblioteca Universale sacro-profana" (Venezia 1701) del frate minore conventuale Vincenzo Coronelli che, seppur incompleta, si può considerare la prima grande enciclopedia in lingua italiana.

Dalla quarta sezione, "Sora luna e le stelle: l'astronomia", in poi, lo sguardo si va restringendo, focalizzandosi sulle singole scienze, astronomia, matematica, fisica, chimica, medicina. In particolare, il visitatore può ammirare il "Tractatus de Sphaera", attribuito al francescano inglese John Peckham, che raccoglie e mette insieme, magistralmente, teorie dell’astronomia e della cosmologia greca, araba e latina. Nella sala "Del numero e della visione: matematica e ottica" si comprende il valore che i francescani, ben prima dell’affermarsi della visione scientifica del mondo, attribuirono alla matematica e alla scienza della luce, studiata, questa ultima, sia dal punto di vista fisico-matematico sia fisiologico. Nel mondo tutto è in movimento: la fisica sono esposti i più antichi manoscritti che testimoniano l’influenza delle teorie aristoteliche sui maestri delle università medievali, tra i quali molti dotti francescani.

Il sapere alchemico è protagonista della settima sala 'Gli elementi, i minerali, i metalli e la loro trasformazione": l'alchimia, un tempo praticata e conosciuta ed oggi totalmente scomparsa, anche se alcune sue forme e ragionamenti hanno contribuito al pensiero scientifico moderno. Nonostante i non pochi divieti ecclesiastici, molti illustri componenti dell'Ordine ne subirono il fascino. Infine, nella sezione "La Fabrica del corpo: medicina, anatomia e chirurgia" emerge l'interesse dei francescani ebbero anche per la medicina e per tutto ciò che vi era connesso, integrando l'esperienza diretta con lo studio dei testi e delle teorie da essi riportati.

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