
La mostra nella Galleria d'arte Antonella Rizzo dal 29 marzo al 6 aprile
Una riflessione profonda sull’esistenza e sulla realtà. Un modo di 'uscire' dal quotidiano "rompendo e frantumando la propria realtà, ormai sempre più preconfezionata e vissuta a schemi". L'artista Fabio Martino presenta a Trevignano Romano, in provincia di Roma, nella Galleria d'arte Antonella Rizzo, dal 29 marzo (ore 17) al 6 aprile (ore 19) la mostra fotografica personale 'Buio bianco'. Esposizione realizzata per 'Firma visiva', master di fotografia autoriale diretto da Augusto Pieroni, Officine Fotografiche-Roma 2023/24.
"Questo progetto - scrive Martino - è il risultato di una vera e propria esperienza visiva, una ricerca maturata dalla consapevolezza di avere una 'non idea' divenuta firma, anima visiva. Come un foglio di carta fotografica immerso nel bagno di sviluppo si è rivelata poco a poco essere una riflessione profonda sull’esistenza e sulla realtà. Il buio allora per me è bianco, non nero, e il racconto fotografico diventa una sequenza di battiti di ciglia, istanti ad 1/8 o 1/15 di secondo in cui la luce ha il tempo perfetto per entrare e 'bucare' il nero della pellicola o del sensore".
"Ecco questo - prosegue Fabio Martino - è il mio 'Buio bianco', sentirsi imprigionati nel quotidiano e uscirne rompendo e frantumando la propria realtà, ormai sempre più preconfezionata e vissuta a schemi. Da bambino quando ero annoiato strizzavo gli occhi verso la luce accecante e giocavo a nascondino con le persone e le cose nascoste dal bianco, il buio bianco. Ora gli occhi giocano con le lenti della mia fotocamera e in quegli istanti sono sicuro di vivere in una realtà più pura e autentica e confesso con difficoltà che la realtà intorno a me adesso non è un granchè. Abbiamo riempito il mondo di cose e ahimè, a volte persone inutili imprigionando noi stessi e la luce. Nel racconto o storytelling - ora viene chiamato così - sono incluse alcune immagini di archivio che hanno preso vita in questa magica avventura quasi come se il “buio bianco” avesse il potere di portare alla luce ciò che è nascosto o dimenticato".