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Calendari: l'edizione 2020 del 'Di Meo' ha Belgrado come protagonista

Sarà presentato domani nella capitale serba nel corso di un ballo 'black & white' al Palazzo di Serbia

Massimo Listri e Generoso Di Meo nel backstage del Calendario al Palazzo di Serbia di Belgrado
Massimo Listri e Generoso Di Meo nel backstage del Calendario al Palazzo di Serbia di Belgrado
08 novembre 2019 | 21.58
LETTURA: 3 minuti

Il Calendario Di Meo arriva quest’anno alla sua diciottesima edizione. La città protagonista dell’evento è la capitale serba Belgrado, nella veste di scena internazionale ideale. Generoso Di Meo, presidente dell’associazione culturale 'Di Meo Vini ad Arte', ha coinvolto nel progetto ancora una volta il fotografo Massimo Listri, artista pluripremiato, chiedendogli di raccontare la città danubiana in quindici scatti, che saranno svelati anche attraverso i racconti inediti di autorevoli personaggi (tra i quali quelli di Vittorio Sgarbi, di Maria Gabriella di Savoia, di Ratko Božović e di Peppe Morra, con la sua preziosa testimonianza sulla famosa performance di Marina Abramović a Napoli nel 1974).

Il calendario sarà presentato a Belgrado domani nel monumentale Palazzo di Serbia, celebre costruzione e storica sede sia del consiglio che del governo federale jugoslavo, nel corso di un ballo 'black & white' al quale parteciperà il gotha della finanza, l’alta aristocrazia internazionale e protagonisti di spicco della cultura provenienti da tutto il mondo. Lo scorso anno il calendario è stato presentato ad Istanbul nel sontuoso scenario del Palazzo Çırağan. L’anno prima a Lisbona, con il titolo ‘Due mari, una sola moltitudine’, al Palácio Nacional da Ajuda, e negli anni precedenti anche a Vienna, e poi a Mosca con il tema ‘Guerra e Pace’; ancora prima a Londra e Varsavia.

Il viaggio del calendario Di Meo – che ha toccato anche New York, Parigi, Marrakech, Madrid – ha incrociato storie segrete, vicende artistiche e culturali, indimenticabili scrigni d’arte. E ha portato Napoli nel mondo, partendo dai vitigni irpini, con un progetto colto e cosmopolita.

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