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Musica e ricostruzione

Festival: allo Sponz Fest di Capossela il progetto 'E.Colonia'

Una ricostruzione grafica del risultato finale del progetto 'E.Colonia'
Una ricostruzione grafica del risultato finale del progetto 'E.Colonia'
17 agosto 2015 | 17.56
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Nell’ambito dello 'Sponz Fest', il festival ideato e diretto da Vinicio Capossela in Alta Irpinia (Avellino) in programma da lunedì prossimo fino al 30 agosto, verrà presentato il progetto 'E.Colonia - L'Irpinia che si vuole rialzare'. Il progetto nasce dallo studio di alcuni architetti per ridare vita alle bellezze irpine devastate dai terremoti.

'E.Colonia' ha preso il via a giugno e punta a ripopolare il borgo di Carbonara abbandonato dopo il terremoto del Vulture del 1930. Al posto di ruderi e rovine, da settembre, sorgeranno vere e proprie 'capsule' abitative ad alta efficienza energetica, calate o costruite, a seconda dei casi, nei ruderi da riabitare.

In questo modo, oltre a garantire la riconoscibilità dell’intervento di riuso, conservando le architetture esistenti, ne verrà assicurata una migliore risposta alle azioni sismiche.

Carbonara, nelle intenzioni dei promotori, tornerà a vivere grazie allo sviluppo di un distretto formativo/produttivo neo-artigianale, in grado di competere con la scena nazionale ed internazionale. Nascerà una vera e propria 'accademia del design', dove giovani makers impareranno a costruire oggetti seguendo le linee della tradizione e della modernità.

La scuola utilizzerà come atelier gli stessi laboratori degli artigiani, come biblioteca il museo etnografico, che da anni stenta a decollare, come docenti - oltre a quelli ufficiali della scuola - gli stessi contadini, falegnami, sarti, fabbri, senza dimenticare casalinghe e nonne.

“Il design che intendiamo noi – spiega l’architetto Enzo Tenore, ideatore del progetto coadiuvato da Katia Fabbricatti - mette in moto processi creativi, a partire dalla conoscenza dei luoghi, senza occuparsi in prima istanza dei risultati, della forma finale, ma badando a che il percorso del progetto sia corretto e coerente, tenendo insieme tutte le componenti emerse nel percorso ideativo".

"Un nostro designer potrà parlare con una contadina e 'disegnare' una nuova tisana, ad esempio attraverso l'integrazione tra essenze antiche ed esotiche, non solo la sua grafica e il suo packaging - continua Tenore - Sarà connesso col mondo dai suoi margini, dove ė più semplice pensare, dove arrivano meno segnali distorti, dove le frequenze del pensiero possono mettersi in sintonia da subito con l'esistenza di ciascuno".

Ai workshop e seminari sono intervenuti docenti di rilievo internazionale quali Andrea Anastasio, Bianco Valente e Vittorio Venezia con il direttore Marco Petroni. I prodotti realizzati daranno vita al primo catalogo di design rurale 'E.Colonia'.

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