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Malore in mare per Vito Procacci, morto primario multato per troppo lavoro durante Covid

Fatale il bagno a mezzanotte, nel 2023 aveva scritto a Mattarella dopo essere stato sanzionato per troppe ore in corsia

Vito Procacci in una foto pubblicata su Facebook
Vito Procacci in una foto pubblicata su Facebook
22 agosto 2024 | 10.24
LETTURA: 2 minuti

Bagno fatale nella tarda serata di ieri per il direttore del Pronto soccorso del Policlinico di Bari, Vito Procacci, morto a 65 anni. "Stanotte il nostro amatissimo Vito è improvvisamente salito in cielo proprio come ha vissuto, con la leggerezza e la gioia di vivere che lo rendevano unico. Ha deciso di andarsene nel mare che amava tanto, nella terra per cui ha lottato, fino all’ultimo giorno", scrive la famiglia sul profilo Facebook del medico dove si annuncia che le esequie si terranno domani nella Cattedrale di Bitonto.

Procacci, noto professionista, nell'ottobre 2023 aveva scritto una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver ricevuto una multa di 27mila euro (poi sospesa) per 'l'eccessivo lavoro' durante l'emergenza Covid. "Senza se e senza ma - scriveva Procacci nella lettera a Mattarella - abbiamo lavorato, dando il massimo, come ancora facciamo, con situazioni che hanno scavato solchi profondi sui nostri corpi e sulle nostre anime. Da professionisti, con responsabilità e con il Giuramento di Ippocrate dentro il cuore. Tutti i cittadini che sono stati e sono accolti, soccorsi, trattati dovrebbero ribellarsi e solidarizzare indignati con gli operatori sanitari!".

Il cordoglio dei medici: "Simbolo di dedizione, lascia un vuoto"

"Una persona sempre disponibile, un medico di profonda umanità, un professionista molto competente e preparato. La prematura scomparsa di Vito lascia un grande vuoto nella classe medica barese". Ricorda così Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari, il collega Vito Procacci. "Esprimo il mio profondo cordoglio e la vicinanza dell’Ordine di Bari alla famiglia e ai colleghi. Vito incarnava il simbolo della dedizione al lavoro di medico: in una situazione di perenne carenza di personale, si offriva in prima persona per coprire i turni".

"La sua abnegazione l’ha dimostrata anche durante la pandemia, quando non si è risparmiato in nessun modo, tanto da ricevere una sanzione per l’eccessivo numero di ore di straordinario. Una multa paradossale, fortunatamente annullata dal risolutivo intervento del presidente Mattarella", aggiunge Anelli.

"Ha sempre collaborato con l’Ordine dei medici, mettendo a disposizione le sue competenze per individuare risposte e soluzioni concrete ed efficaci ai tanti problemi che affliggono la medicina d’urgenza. Ha dato anche un contributo importate a diversi progetti dell’Ordine, come il ciclo di incontri formativi sui colpi di calore, in collaborazione con il Comune di Bari", conclude.

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