Il ministero dell'Istruzione e del Merito e la Fondazione Giulia Cecchettin hanno siglato un protocollo d'intesa volto a 'educare al rispetto: azioni condivise per prevenire ogni forma di violenza sulle donne attraverso il contrasto a stereotipi e discriminazioni di genere'. "Le Parti, nel quadro delle rispettive competenze e nel rispetto dei principi di autonomia scolastica e delle scelte delle singole istituzioni scolastiche, - si legge nel documento - intendono avviare una collaborazione volta alla definizione di progettualità per supportare le studentesse e studenti delle scuole di ogni ordine e grado: ad affermare la cultura del rispetto verso ogni persona e, in particolare, del rispetto verso le donne; ad affrontare e superare le criticità nelle relazioni di genere, sia nel contesto scolastico che in quello esterno; a contrastare ogni forma di violenza di genere, in particolare quella maschile sulle donne; a valorizzare relazioni paritarie e promuovere la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo e non violento; a trasmettere il valore del rispetto per ogni essere umano, della vita, della libertà e dell’autodeterminazione.
E ancora "per l’attuazione delle finalità di cui all’articolo 1, le Parti si impegnano a: svolgere, innanzitutto nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica, attività di sensibilizzazione rivolte a studentesse e studenti delle scuole di ogni ordine e grado sul tema degli stereotipi di genere, delle discriminazioni e delle offese alla dignità delle donne e della gestione non violenta dei conflitti; promuovere, innanzitutto all’interno dell’attuazione delle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, percorsi formativi e metodologie didattiche innovative, anche students’ voice based, rivolte al corpo studentesco, nonché corsi di formazione su scala nazionale rivolti al personale docente delle scuole di ogni ordine e grado, anche avvalendosi della collaborazione con organismi ed enti di ricerca (es. le università, Indire), organizzazioni e reti nazionali con comprovata esperienza nell’educazione al rispetto delle differenze, alla cultura della nonviolenza e per il contrasto agli stereotipi; diffondere, presso le scuole, esempi di buone pratiche anche attraverso il ricorso al “peer tutoring” e alla “peer education” nonché alle testimonianze di giovani che hanno affrontato in modo corretto e positivo situazioni relazionali complesse; promuovere e organizzare gruppi di lavoro/discussione tra studentesse e studenti, con il coinvolgimento di docenti e l’eventuale supporto di organismi scientifici o professionali, dedicati al confronto e alla riflessione sui temi oggetto del presente Protocollo".
"Per il coordinamento e il monitoraggio delle iniziative oggetto del presente Protocollo, è costituito, con provvedimento della direzione generale per lo studente, l’inclusione, l’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica del Mim, un Comitato paritetico, composto da due rappresentanti per ciascuna delle Parti e coordinato dal rappresentante del Mim. Il Comitato potrà valutare e proporre ulteriori progettualità e iniziative, sulla base di specifiche esigenze presenti in contesti di maggiore vulnerabilità sociale. Per la partecipazione ai lavori del Comitato non sono previsti compensi, emolumenti, indennità, gettoni di presenza, rimborsi spese o altre utilità, comunque, denominate".