L'intervista
Violante Guidotti Bentivoglio, moglie di Carlo Calenda, si è raccontata in una lunga intervista in cui ha parlato del suo matrimonio, della malattia e non solo. Manager di successo e attualmente direttore generale della Komen Italia, associazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno, ha sposato un allora manager della Ferrari (Carlo Calenda) da cui ha avuto tre figli. "Prima di conoscere Carlo io avevo giurato che non mi sarei mai sposata con un politico e mai con uno che mi portasse a vivere a Modena. Poi ho sposato Carlo che mi ha portato a Modena e subito dopo ha iniziato a fare politica", ha detto a 'Il Giornale'.
Ha raccontato del tradimento da parte del marito, chiarendo alcuni aspetti ("Non eravamo fidanzati. Eravamo in una pausa di riflessione. Poi ha detto che mi aveva tradito con una mia cara amica. E neanche questo è vero. Si trattava di una conoscente"), di lei che gli ha "reso pan per focaccia e glielo ho raccontato" e di lui che le "ha chiesto di sposarmi".
Nell'intervista ha parlato anche di Lapo Elkann che, per un periodo, ha vissuto con Calenda: "Lapo era un personaggio straordinario. Però era naif. Disordinatissimo. Lapo e Carlo erano due mine vaganti: non cambiavano le lenzuola". Una volta arrivata in quella casa cosa fece? "Dissi: “O vi civilizzate o me ne vado”».
Lei ha affrontato due terribili malattie: leucemia e tumore al seno. Mi dice come ha vissuto il momento in cui glielo hanno comunicato? "Quando te lo dicono entri in un mondo parallelo. Tutto assume un’altra forma. Il mondo cade addosso. Nel mio caso le cose sono state un po’ diverse. Ho fatto delle analisi e cinque minuti dopo ero ricoverata al Gemelli. Io non ho avuto il tempo di capire cosa mi stesse accadendo. Quando il mio medico mi ha confermato la diagnosi di leucemia, io non l'ho recepita". "Avevo avuto la leucemia e avevo risolto con la chemio. Poi il tumore al seno e avevo curato e battuto anche quello. Passano otto mesi e io torno in pista. Mi erano ricresciuti i capelli. Ero felice. All’improvviso mi dicono che avevo la recidiva di leucemia e dovevo fare il trapianto di midollo. Ho avuto paura, una paura tremenda di non farcela. Un mese e 12 giorni dalla diagnosi al trapianto. I giorni più brutti della mia vita...", ha raccontato ancora.