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Vaccini obbligatori a scuola, esperti contro stop: da Bassetti a Pregliasco, cosa dicono

Bassetti: "Proposta scellerata". Pregliasco: "Da Borghi sparata fuori tema mentre pertosse torna a colpire"

Bambini a scuola - (Fotogramma)
Bambini a scuola - (Fotogramma)
06 giugno 2024 | 14.18
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Da Bassetti a Pregliasco, Lopalco e Burioni. Esperti contrari all'emendamento, annunciato dal senatore della Lega Claudio Borghi, per togliere l'obbligo dei vaccini pediatrici. "La nostra legge sui vaccini obbligatori per i bambini è stata presa d'esempio in moltissimi Paesi. La proposta di toglierla in un momento in cui c'è una recrudescenza del morbillo è scellerato", ha detto all'Adnkronos Salute l'infettivologo Matteo Bassetti aggiungendo: "Quindi dispiace che i politici, alcuni politici, non vogliano guardare i dati del ritorno di alcune malattie, dal morbillo alla pertossi. La proposta che arriva da un senatore è incommentabile e, appunto, scellerata. I politici non dovrebbero invadere il campo della scienza, perché fanno solo danni come accade quando negano l'esistenza del Covid".

"Il senatore Claudio Borghi della Lega, dopo avere attaccato il presidente Mattarella si prodiga in difesa del diritto della pertosse (dalla quale uno di quei vaccini obbligatori protegge) di uccidere neonati!". Così sui social Roberto Burioni, virologo dell'università Vita Salute San Raffaele di Milano, commenta l'annuncio di Borghi dell'emendamento che depositerà in sede di conversione del Dl sulle liste d'attesa.

Il virologo Fabrizio Pregliasco si dice stupito, sì, ma non troppo, dall'iniziativa. "Borghi non è da commentare, è un personaggio che ha detto sciocchezze anche nel momento del Covid, ha evidenziato aspetti negativi per partito preso, senza approcci e conoscenza scientifica. Ora fa una sparata per inserire - fuori tema peraltro - un elemento che così veramente lascia solo stupefatti. Sono appena morti dei bambini di pertosse, una patologia assolutamente prevenibile con una serie di vaccini", commenta amareggiato all'Adnkronos Salute l'esperto dell'università degli Studi di Milano.

"Ben venga un ragionamento, una discussione su quello che deve essere il modo per promuovere i vaccini, per arrivare a una consapevolezza. Ma davvero questa è solo una sparata degna di una persona che non vede l'interesse della comunità, è solo un tentativo di notorietà e di essere fuori dal coro", conclude.

La legge Lorenzin, che prevede l'obbligatorietà dei vaccini a scuola per i bambini da 0 a 6 anni, "ha dimostrato con i fatti di aver contribuito a raggiungere i livelli di copertura vaccinale sperati, senza produrre alcun aumento della esitazione vaccinale. Ha dato buoni risultati, insensato cancellarla". E' il commento dei Pier Luigi Lopalco, docente di Epidemiologia all'università del Salento. "I novax nel nostro Paese sono una sparuta minoranza: il problema sussiste nel fatto che purtroppo hanno voce nella maggioranza di Governo", conclude Lopalco.

Lorenzin: "Eliminare obbligo a scuola senza basi scienza solo propaganda"

"Quali sono le basi scientifiche per eliminare l'obbligo vaccinale pediatrico? Non credo proprio ci siano elementi per fare questa proposta, considerando che abbiamo in corso un focolaio di morbillo tra gli adulti e un focolaio di pertosse tra i neonati e c'è, a proposito, una preoccupazione nel mondo pediatrico da un lato e degli infettivologi dall'altro perché alcune classi di popolazione adulta non vaccinata purtroppo contrae infezioni con rischio di complicanze". Beatrice Lorenzin, senatrice Pd, che da ministra della Salute nel 2017 ha dato il nome alla legge sull'obbligo vaccinale a scuola, risponde così all'Adnkronos Salute.

Un annuncio su cui, continua Lorenzin, "come in altre esternazioni del senatore leghista, non abbiamo visto nessuna presa di distanza da parte del suo partito e del partito della coalizione. Ma ci sono dei limiti che non possono essere superati. Non si può derubricare tutto a campagna elettorale, perché questa è vita vera, vissuta sulla pelle dei cittadini". Su questi temi, per Lorenzin, non si può ragionare "senza un'aderenza a motivazioni scientifiche, le uniche che dovrebbero portare a decidere di aumentare o diminuire il numero delle vaccinazioni obbligatorie". Invece "purtroppo questi annunci vengono fatti solo per raschiare il barile del consenso, in una caccia ai voti della pancia. Della pancia più spaventata - sottolinea - invece di aiutare le persone che ancora hanno paura delle vaccinazioni a capire cos'è la prevenzione e quanto sia importante per l'intera comunità, oltre che per il singolo". 

Su questi argomenti "deve essere la scienza a parlare - precisa Lorenzin - non una propaganda politica che non ha niente a che fare con le evidenze scientifiche, ma si basa su promesse più o meno elettoralistiche che Borghi, tra l'altro, fa da anni, visto ha sempre avuto una posizione di questo tipo. Non è una novità per me. Ma è un problema - conclude - se le sue affermazioni vanno sulle prime pagine nazionali e nessuno lo smentisce".

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