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Saviano attacca giudice dopo condanna per diffamazione Giorgia Meloni: il post

Lo scrittore sui social: "Sentenza suggerisce a chi fa il mio lavoro di osservare un religioso silenzio per tutelare i propri progetti"

Roberto Saviano - (Fotogramma)
Roberto Saviano - (Fotogramma)
13 ottobre 2023 | 14.18
LETTURA: 3 minuti

"Una sentenza pericolosa". Così Roberto Saviano, dopo la condanna a 1000 euro di multa per diffamazione ai danni di Giorgia Meloni. In un lungo posto sui social lo scrittore commenta la sentenza di primo grado del tribunale di Roma che lo ha condannato a 1000 euro di multa per aver definito 'bastardi' alcuni politici tra, appunto, il presidente del Consiglio.

Il caso

Come riepiloga lo stesso giornalista scrittore nel suo post: "Nel 2020 avevo definito 'bastardi' i politici che avevano messo in dubbio la necessità di salvare vite in mare. Meloni mi ha portato a processo e ieri c’è stata la sentenza di primo grado. Taxi del mare, blocchi navali, sostituzione etnica, invasione: il processo è servito per stabilire che queste infamie, pronunciate in oltre 10 anni di propaganda sulla pelle dei migranti, vanno attribuite a Giorgia Meloni, la Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana. Lei ha introdotto tutto questo ciarpame nel dibattito pubblico, diffondendo paura. La procura di Roma aveva chiesto 10mila euro, l’avvocato di Meloni 75mila. La giudice mi ha condannato a 1000 euro di multa congelata, aggiungendo che ho 'agito per motivi di particolare valore sociale e morale'. Una assoluzione sarebbe stata importante per tutti coloro che la propaganda di Meloni ha disumanizzato e criminalizzato per orrendo calcolo politico. Ma sapevo che in questa Italia la mia assoluzione non sarebbe mai stata possibile. E vedrete come, nei prossimi processi in cui mi hanno trascinato, ci sarà la stessa pressione politica comunicativa: il governo continuerà a intimidire per sua diretta via o per via dei suoi fiancheggiatori".

"Rivendico quello che ho detto fino all’ultima virgola"

"Resta la soddisfazione - prosegue Saviano - di aver pronunciato parole che hanno messo talmente tanta paura alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, da chiedere a un tribunale di punirmi. Ma io rivendico quello che ho detto fino all’ultima virgola, al contrario di Giorgia Meloni che oggi si vergogna delle sue stesse parole al punto da portare in tribunale chi gliele rammenta. E fa bene. Perché, insieme alle bande con cui governa, ha reso il nostro paese un posto peggiore. Per tutti. Anche per chi crede che tutte queste infamie non lo riguardino".

"Sentenza pericolosa"

"Questa sentenza è pericolosa perché reca traccia di una intimidazione e suggerisce a chi fa il mio lavoro di osservare un religioso silenzio per tutelare i propri progetti... La Rai cancella Insider come monito per tutti. Pericolosa perché suggerire che, a chi chiama taxi del mare le missioni umanitarie, a chi vorrebbe affondare navi e arrestate equipaggi, a chi parla di invasione e sostituzione etnica si può dare al più dello stupido. È pericolosa perché sembra innocua, finanche a me favorevole, ma non tiene conto delle sofferenze causate a migliaia di persone. È una sentenza pericolosa pronunciata in un paese pericolosamente esposto all’odio. Quanto più è grande la menzogna e il potere che la pronuncia, tanto più deve essere alto il grido che la contrasta. Questo ho fatto, questo faccio, questo farò", conclude Saviano.

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