Il Papa all’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà ad ottobre in Aula Paolo VI, tra gli ‘invitati speciali’ ha chiamato Luca Casarini, attivista che fu tra i leader del movimento no global italiano, oggi in prima linea nell’aiuto ai migranti. “Sono molto onorato - dice all’Adnkronos Casarini - . Umilmente ascolterò. Il Papa sta provando a cambiare molte cose. Credo che sarà interessante perché si discuterà di temi che appartengono alla realtà. Questo mondo va cambiato”.
“E’ un grande onore che mi fa il Papa. - dice all’Adnkronos Casarini che da anni aiuta i migranti con la Mediterranea Seaving Human -. Io umilmente cercherò di dare il mio contributo. Alla fine, io sono quello che sono . L’importante è non fare finta di essere quello che non si è. Al Sinodo dunque porterò quello che sono, nel bene e nel male. Come sempre”.
Casarini è legato al Papa da un rapporto di stima e di amicizia cresciuto con la sua attività nel portare aiuto in mare a chi fugge da situazioni terribili e drammatiche. “Attraverso quello che facciamo con Mediterranea in mare - spiega Casarini - con il Papa e con molti Vescovi abbiamo costruito un rapporto solido basato sul fare, sulla concretezza, sulla pratica del soccorso civile in mare. E’ un rapporto fondato su grande stima, grande amicizia e soprattutto grande fratellanza. Incontrarsi facendo le cose”. Con l’invito a Casarini, il Papa, per dirla con l’attivista, “da’ un segnale molto forte anche rispetto al concetto di Chiesa in uscita, come lui la chiama. Una chiesa che non è distante dai problemi dell’uomo ma li vive. Uno dei problemi del nostro tempo è proprio la globalizzazione dell’indifferenza rispetto ai drammi che vivono fratelli e sorelle migranti. Pensiamo a cosa succede in mare: in Tunisia, in Libia, ma in tante altre parti".
"Col Papa, in questi anni, mi sono spesso rapportato. Ci conosciamo bene, il Papa ci ha sempre sostenuto e aiutato anche in questa cosa difficile. Io forse sarò visto un po’ come la ‘pietra dello scandalo’. Che ci fa uno come me in mezzo ai Vescovi? Ma penso sia invece lo spirito che vuole dare il Papa”. Che farà dunque al Sinodo l’’invitato speciale’ Luca Casarini? “Io parteciperò al cammino sinodale: un cammino nel quale ci siamo incontrati a partire dal fatto che lottiamo per fratelli e sorelle in difficoltà. Questo lavoro della fraternità è il modo del nostro tempo. Nella sfida che ci pongono le migrazioni è fondamentale riconoscersi tutti appartenenti alla famiglia umana. Poi c’è il tema del fare. Perchè il Sinodo non è solo parlare”. Da qui l ‘invito fatto dal Pontefice all’attivista. Che osserva: “In questi anni ho scoperto preti di strada, suore nei campi profughi che danno un prezioso aiuto nella gestione , parrocchie che sono luoghi di rifugio per chi è respinto. Al Sinodo sara’ un incontrarsi tra persone che fanno le stesse cose”.