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Papa e la difficoltà a respirare, Andreoni: "Su pazienti fragili influenza può creare scompensi"

"Dalle immagini di ieri sembrerebbe sotto cortisone, riposo e niente stress", afferma l'esperto dopo che ieri Bergoglio ha interrotto l'omelia

papa Francesco durante la messa in piazza San Pietro a Roma - (Afp)
papa Francesco durante la messa in piazza San Pietro a Roma - (Afp)
10 febbraio 2025 | 13.27
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Durante la messa in piazza San Pietro a Roma, Papa Francesco ha interrotto l'omelia dicendo di avere difficoltà nel respirare e ha chiesto all'arcivescovo Diego Ravelli, suo diretto collaboratore come maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, di continuare.

Il Pontefice è ancora in convalescenza dopo il raffreddore che l'ha colpito e di cui ha parlato la scorsa settimana durante l'udienza generale in Aula Paolo VI: "Voglio chiedere scusa, con questo forte raffreddore è difficile parlare", ha detto.

Come spiega all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, "l'influenza, su un paziente fragile che ha comorbosità, ha un decorso più lungo e anche più pesante. Ma soprattutto può portare a scompensi, da quelli cardiaci a quelli polmonari, ma anche il diabete. Il Papa non riusciva a prendere ossigeno, non sappiamo se per una bronchite o un'asma. Probabilmente è sotto effetto del cortisone, purtroppo le infezioni respiratorie scompensano le malattie sottostanti e possono dare complicanze".

"Sono proprio questi scompensi, su altre condizioni croniche - precisa l'esperto - che spesso portano all'ospedalizzazione e al decesso. Non quindi l'infezione acuta, ma l'aggravamento delle condizioni generali. Per questo poi si parla di decessi a 30 giorni: non si ragiona tanto sull'evento acuto, ma sulle patologie sottostanti", ricorda Andreoni.

Cosa consiglierebbe al Papa? "Dovrebbe stare a riposo - risponde l'infettivologo - ma i doveri d'ufficio lo chiamano. La convalescenza è molto importante".

Sul fronte delle terapie? "Andrebbe indagato - ma immagino i suoi medici già l'abbiano fatto - cosa crea lo scompenso e dove colpisce, se il cuore o i polmoni, visto l'affaticamento di ieri. Potrebbe essere una bronchite asmatica curata con il cortisone", ecco spiegato l'aspetto molto stanco del Papa. "Purtroppo - conclude Andreoni - in questi casi piove sul bagnato e anche un banale virus respiratorio può far preoccupare. Ripeto, convalescenza tranquilla senza stress e riposo".

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