Un viaggio apre sempre le porte della mente e del cuore. Se poi è condiviso, se permette, attraverso una moltitudine di storie e di iniziative, di condividere emozioni, punti di vista, realtà, perfino proposte, allora siete arrivati al Festival di Morgana. Il ricchissimo calendario dell’edizione numero 48, dal 3 al 12 novembre, è stato presentato stamattina al Museo delle Marionette di Palermo. Sono intervenuti Giampiero Cannella, assessore alla cultura del Comune di Palermo, Juan Carlos Reche, direttore dell’Instituto Cervantes di Palermo, Eric Biagi, direttore dell’Institut français Palermo e Rosario Perricone, direttore del Museo internazionale delle Marionette.
"Il Festival di Morgana - afferma Giampiero Cannella, assessore alla cultura del Comune di Palermo - rappresenta un fiore all'occhiello per la nostra città e per tutta la Sicilia. Nei suoi oltre 40 anni di vita, ha saputo conservare una tradizione che altrimenti si sarebbe persa, ha portato a Palermo il teatro di immagine da tutto il mondo, con un'attenzione costante all'innovazione. Auguri, quindi per questo ennesimo traguardo".
“Quest’anno protagonisti indiscussi del Festival di Morgana saranno i burattini, declinati in ombre, figure del wayang kulit ed ancora guarattelle e pupi. Lo spazio del Museo Pasqualino sarà animato da nuove forme di espressività dove l’immagine si fonde con nuove tecnologie e la musica, in tutta la sua magnificenza, arricchirà questo grande palco. Una rassegna dominata dall’eccellenza di un genere di teatro che “ingloba” l’antica arte dei burattinai e degli ombristi (dalang), rappresentanti di un’arte proclamata patrimonio dell’Unesco. Un’esperienza teatrale – commenta Rosario Perricone, direttore del Museo delle Marionette - che affonda le sue radici in epoche antichissime e che porta gli eruditi e preziosi saperi nella contemporaneità. In questa 48ma edizione abbiamo voluto accorciare le “distanze” che dividono un’ombra di Giava dal “guanto” spagnolo, un pupo da un burattino veneto. Pagine differenti di un unico libro, fatti della stessa sostanza. Rappresentazioni esemplari, identità, culture e tradizioni che si mescolano per dar forma ad un festival d’eccezione”.
Il Festival di Morgana 2023 si svolgerà tra il Museo delle Marionette e la chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi. Due porte di accesso al viaggio e allo stupore, dagli imponenti spettacoli di ombre giavanesi alla Spagna, con uno spettacolo felicemente surreale, alla Francia, con il suo mondo immersivo tra musica, figure, cinema. Il fil rouge, dunque, sono i burattini, in tutte le loro declinazioni: di ombre abbiamo giù accennato, ma ci sarà spazio per la migliore tradizione del teatro di burattini provenienti da tutta Italia. Ecco che Arlecchino dividerà i giorni del Festival con Brighella, che Orlando guarderà di sottecchi a Colombina e Pantalone.
Una ricchezza, il teatro dei burattini italiano: se ne parlerà nel corso della tavola rotonda La comunità di pratica dei burattini, da dove parte la proposta: perché non fare dei burattini italiani un patrimonio dell’umanità?
Intenso il programma dei convegni scientifici e delle riflessioni sulle arti e la loro rappresentazione del mondo, ci sarà spazio per i laboratori per bambini (non potevano che essere sulle ombre giavanesi e il loro universo) e le presentazioni di libri rivolte ai più piccoli e non solo: nasce Armuzze (Edizioni Museo Pasqualino), primo libro per giovanissimi sul Giorno del Morti, di Alessia Franco, con le illustrazioni di Cristina Stassi. E poi appuntamento con i racconti… di racconti del libro di Alfonso Cipolla Orchi, antropofagi e macellai. Storie varie per bambini succulenti (Edizioni SEB27).