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'Mariupol rinasce', bufera per conferenza a Modena. Ucraina: "Vergogna"

Il sindaco: "Un'associazione ha noleggiato la Sala Civica. Il Comune non c'entra"

La bandiera della Russia davanti a un edificio distrutto di Mariupol
La bandiera della Russia davanti a un edificio distrutto di Mariupol
03 gennaio 2024 | 22.27
LETTURA: 3 minuti

"Mariupol. La rinascita dopo la guerra". Una mostra-conferenza in programma a Modena sulla città di Mariupol, rasa al suolo e strappata dalla Russia all'Ucraina nella guerra in corso da quasi 2 anni, fa discutere e scatena polemiche. L'evento è in programma nella Sala Civica della città emiliana il 20 gennaio. "L'Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna organizza a Modena, il 20 Gennaio alle ore 15.00 presso la sala civica di Via Viterbo 80, una mostra-conferenza per presentare al pubblico modenese i risultati della nuova amministrazione cittadina dopo la liberazione definitiva nella primavera del 2022, con la resa del battaglione Azov asserragliato nell'acciaieria "Azovstal". Parteciperanno in qualità di relatori della conferenza il Presidente dell'Associazione Luca Rossi, il Console Generale della Federazione Russa Dmitry Shtodin, il rappresentante italiano del Movimento Internazionale dei Russofili (MIR) Eliseo Bertolasi e il giornalista indipendente Andrea Lucidi", si legge sulla pagina Facebook dell'Associazione Culturale Russia Emilia Romagna che organizza l'evento.

Su X, in particolare, molti si appellano al sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, per bloccare l'evento. "Quando si dice che bisogna proteggersi dalle interferenze, vuole dire anche evitare di concedere spazi pubblici a iniziative di propaganda per la Russia fatte sulle spalle di Mariupol città devastata da Putin. Spero che il sindaco di Modena Muzzarelli possa intervenire", scrive in un post Lia Quartapelle, deputata Pd.

"Una associazione filo-russa lancia la sua propaganda su Mariupol, città dell'Ucraina rasa al suolo per volontà di Putin, in una sala pubblica a Modena. Procede il tentativo di sovvertire la verità, di inquinare la comunicazione, ora addirittura di esaltare la ricostruzione", scrive Enrico Borghi, senatore di Italia Viva. "La dottrina Gerasimov sulla disinformazione non conosce soste, ma purtroppo trova adepti in Italia. Lo sfoggio di tale dottrina, con tutta la sua gamma di applicazioni (disinformazione, propaganda, creazione e diffusione di fake-news, sabotaggi, attacchi cyber, ingerenza nei media stranieri e via discorrendo) punti a individuare gli anelli deboli dei processi decisionali delle democrazie, per rivoltare le istituzioni democratiche contro se stesse. Quello di Modena è un anello di questa catena. Ed è inaccettabile che si svolga in locali pubblici", aggiunge.

Cosa dice il sindaco di Modena

A stretto giro, su X, si esprime il sindaco Muzzarelli: "Verificheró se la messa a disposizione della sala ha seguito procedure e principi del regolamento comunale. Non é un convegno comunale, non ci sono patrocini o contributi. La posizione di Modena a sostegno dell’Ucraina non é mai stata in discussione".

In un successivo post di Facebook, il primo cittadino afferma: "Respingo con fermezza ogni tentativo di strumentalizzazione dell’appuntamento annunciato per il 20 gennaio in una sala civica di un Quartiere della città, noleggiata per l'occasione da un'associazione culturale. Il Comune di Modena non sostiene in alcun modo iniziative che offrono una lettura filo-russa del conflitto in corso in Ucraina che ha avuto origine, lo voglio ribadire ancora una volta, con l'invasione nel 2022 da parte della Russia".

"Non c'è alcun patrocinio del Comune e nessuna forma di sostegno, tantomeno economica, a questo appuntamento per il quale l'associazione ha sottoscritto l’impegno previsto dal regolamento comunale a condividere i valori sanciti dalla Costituzione e dalla Repubblica Italiana e, segnatamente, il divieto di professare e/o praticare ideologie e comportamenti fascisti e razzisti. Un impegno che auspichiamo venga rispettato pienamente. Ricordo inoltre che l’Amministrazione comunale é impegnata nell’accoglienza dei profughi ucraini e, insieme a tante associazioni del territorio, in iniziative a favore della pace", dice il primo cittadino lasciando intendere che il convegno-mostra si farà.

Kiev protesta: "Vergogna"

Nelle stesse ore dall'Ucraina arrivano reazioni veementi. Per il consigliere del ministro degli Affari interni, Anton Gerashchenko "è scandaloso" e un evento del genere "non deve essere tollerato": "Non si deve permettere alla Russia di farla franca raccontando bugie sui suoi crimini contro gli ucraini".

La Russia, commenta Gerashchenko sui social, "ha distrutto la città ucraina di Mariupol, uccidendo decine di migliaia di persone e costringendone altre decine di migliaia a fuggire per salvarsi la vita. Ora vogliono mostrare i loro omicidi come 'liberazione' dalla 'giunta di Kiev'. Il mondo civilizzato non deve permettere che la Russia la faccia franca raccontando bugie sui suoi crimini contro gli ucraini".

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