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Primo laureato al carcere Pagliarelli di Palermo, architetto con 110 e lode: la storia

"Grazie allo studio non mi sono mai sentito annientato tra queste mura e sono riuscito a ritrovare la mia identità"

Il carcere Pagliarelli di Palermo (Fotogramma)
Il carcere Pagliarelli di Palermo (Fotogramma)
16 ottobre 2024 | 17.40
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Prima laurea di un detenuto al carcere Pagliarelli di Palermo. Oggi un giovane detenuto si è laureato in Architettura con la tesi su 'Greentrification'. A renderlo noto è il garante comunale dei detenuti Pino Apprendi. Si tratta della prima laurea dopo la firma dell'accordo quadro, il 25 febbraio 2021, fra il rettore di Palermo Massimo Midiri e l'emerito professore Giovanni Fiandaca, allora garante regionale per i diritti dei detenuti della Sicilia, per l'istituzione del polo universitario penitenziario. Alla proclamazione hanno assistito la moglie, i figli e alcuni familiari.

"Un sentito ringraziamento - sottolinea Apprendi - va ai professori che hanno accompagnato lo studente in questa stupenda storia e a tutto il personale dell'amministrazione penitenziaria che ha collaborato per arrivare all'obiettivo finale: un meritatissimo 110 e lode". Presenti anche il presidente della Magistratura di Sorveglianza Nicola Mazzamuto e il suo vicario Simone Alecci, oltre al garante regionale dei detenuti Santi Consolo e il componente dell'ufficio del garante nazionale Mario Serio.

La storia

"Grazie allo studio non mi sono mai sentito annientato tra queste mura e sono riuscito a ritrovare la mia identità. Oggi, ai miei figli, porto un esempio positivo e posso impartire un’importante lezione: lo studio è fondamentale per costruire il proprio futuro, realizzare i propri sogni ed essere liberi". Con queste parole N.C. ha espresso tutta la sua commozione dopo essere stato proclamato Dottore in 'Urbanistica e Scienze della città', corso di laurea triennale del Dipartimento di Architettura. La cerimonia si è svolta all’interno della casa circondariale e il neo laureato già pensa a iscriversi al percorso magistrale.

"Esprimo profonda gratitudine e soddisfazione - ha sottolineato Enrico Napoli, prorettore vicario dell’Università degli Studi di Palermo - per questo importante risultato. Oggi è una giornata altamente simbolica perché permette di esprimere, nel migliore modo possibile, il ruolo positivo che l’istituzione universitaria svolge all’interno della società attraverso la diffusione della cultura e il trasferimento della conoscenza".

"È il risultato - ha spiegato la direttrice del Pagliarelli, Maria Luisa Malato - di uno sforzo notevole che ha coinvolto due mondi, quello penitenziario e quello accademico, spesso distanti e caratterizzati da procedure difficili da conciliare. Oggi gioiamo perché dimostriamo che la collaborazione tra istituzioni non solo è possibile, ma necessaria per abbattere muri e steccati".

I Poli penitenziari universitari in Sicilia sono stati avviati a partire da marzo 2021. Il Polo universitario penitenziario di Unipa ha registrato una cinquantina di iscrizioni, tra immatricolazioni e passaggi ad anni successivi al primo. Nove i dipartimenti coinvolti assieme a una squadra di orientatori, tutor senior e studenti tutor coordinati dall’Area didattica e Servizi agli studenti con il supporto del Centro orientamento e Tutorato.

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