"Il velo integrale è una violazione della dignità della donna in primis, dei nostri valori costituzionali poi e deve essere bandito. Soprattutto in ambito scolastico, dove non è pensabile ghettizzare le attività didattiche per ragazze costrette, non ritenendo reale la volontarietà di una simile scelta, a vestire abiti che le rendano incompatibili con determinate lezioni, come quella di educazione fisica". Lo dice all'Adnkronos l'europarlamentare della Lega Anna Maria Cisint, commentando l'iniziativa di un istituto superiore di Monfalcone che ha disposto il riconoscimento privato delle ragazze prima di entrare a scuola.
"Il problema della radicalizzazione esiste - spiega l'ex sindaco del comune in provincia di Gorizia - A Monfalcone, che conta 31mila abitanti, l'incidenza degli islamici è molto elevata: sul 31% di stranieri, oltre il 25% sono residenti islamici. Da anni porto avanti una battaglia per la questione della dignità delle donne e delle ragazze, ho fatto spesso incontri con la comunità islamica negli anni in cui sono stata sindaco, chiedendo il rispetto dei nostri valori, ma l'islamico radicalizzato è così, davanti ti sorride e ti rassicura, mentre cresce il numero delle donne coperte. Ho denunciato in tutti i modi e subito gravi accuse per questo, continuo ad avere la protezione per le minacce di morte ricevute".
"Quante le ragazze fuggite, riparate in comunità - continua - Altro che scelta libera di indossare il velo. Ho appurato personalmente l'incapacità totale di molte donne che avanzavano richiesta di cittadinanza di parlare anche una sola parola di italiano. Nel 2020 abbiamo approvato un regolamento di polizia urbana che vietava l'ingresso nei locali comunali con il volto integralmente coperto, abbiamo fatto tutto il possibile rispetto a questo tema. Prima parlando con la comunità, sollevando la questione del rispetto della donna, poi ho agito amministrativamente. Oggi c'é bisogno di una norma nazionale che vieti il velo integrale, molto importante è la proposta di legge che come Lega abbiamo depositato in Parlamento e che introduce il divieto di indossare il velo integrale e punisce chi obbliga a indossarlo fino a due anni di carcere e l'impossibilità, in caso di condanna, a ottenere la cittadinanza italiana. Una legge nazionale toglierebbe dall'impaccio anche una dirigente scolastica come quella di Monfalcone che, immagino, si sarà trovata a pensare a una soluzione che scongiurasse il ritiro da scuola delle alunne. La situazione è veramente pesante e ci vuole un po' di polso - conclude Cisint - Se uno straniero vuole restare in Italia deve rispettare le leggi, come quelle che impongono la frequentazione della scuola dell'obbligo, diversamente bisogna denunciare alle forze dell'ordine". (di Silvia Mancinelli)