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Emis Killa e Chiara Ferragni alle prese con la giustizia, c'è un legame tra i due 'casi'

Diverso il grado di coinvolgimento e il peso dei reati contestati. Ma ci sono tratti in comune sulla comunicazione: dai toni al passo indietro

Emis Killa e Chiara Ferragni
Emis Killa e Chiara Ferragni
29 gennaio 2025 | 18.37
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Emis Killa e Chiara Ferragni hanno storie diverse e un diverso problema con la giustizia. Ma si trovano nello stesso giorno a dover gestire due notizie che pesano, e non poco, sulle rispettive carriere. Il cantante deve rinunciare al Festival di Sanremo, dopo il daspo per tre anni e l'iscrizione nel registro degli indagati da parte della procura di Milano per associazione a delinquere, per l'inchiesta 'Doppia curva' sugli affari illegali delle curve di Inter e Milan. L'influencer e imprenditrice è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata per le vicende del Pandoro Balocco e delle uova di Pasqua 'firmate' per beneficenza. 

Emis Killa deve fare i conti con i rapporti stretti, forse troppo, con gli amici ultras, e rispondere di fatti che lo portano dentro una storia torbida, fatta di violenza e interessi criminali. Chiara Ferragni invece non riesce a uscire, e anzi viene coinvolta anche sul piano penale, da una storia che le ha già causato grosse perdite economiche e di reputazione. Diverso il grado di coinvolgimento, per il rapper un'indagine e per l'imprenditrice un rinvio a giudizio, e diverso anche il peso e la natura dei reati contestati. 

Ci sono però anche alcuni tratti in comune tra le due storie. Riguardano soprattutto le scelte di comunicazione e le parole utilizzate per reagire. Tutti e due si dichiarano innocenti. "Confido che tutto si risolverà al più presto, per il meglio", mette nero su bianco in un post Emis Killa; "Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno", scrive nella sua nota Chiara Ferragni. Tutti e due si mostrano fiduciosi sugli sviluppi che li aspettano. "Sarà importante che l'indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici", dice il rapper; "Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza", promette l'influencer. 

L'altra similitudine tra i due casi, restando in termini di comunicazione, è la scelta obbligata del passo indietro. L'ha già fatto nei mesi scorsi Chiara Ferragni, rinunciando al suo ruolo di capo azienda. Non è più l'amministratrice delegata di Fenice srl, la società a cui fanno capo i suoi affari, che ora è affidata a un amministratore unico con una consistente esperienza manageriale alle spalle, Claudio Roberto Calabi. Per un'influencer come lei, che ha costruito tutto sulla propria immagine, è un passaggio significativo. Il passo indietro di Emis Killa si consuma invece oggi, con la scelta di rinunciare alla vetrina sanremese che gli avrebbe sicuramente portato grande visibilità ma che evidentemente è stata considerata fuori luogo nelle condizioni date. Un ultimo paragone è possibile sul target e le modalità scelte per comunicare la propria posizione in un momento di evidente difficoltà. 

Sia Emis Killa sia Chiara Ferragni hanno rinunciato all'interazione diretta con il proprio pubblico, e alla tentazione di portarlo dalla propria parte cercando consenso facile. Il rapper nel suo post e l'imprenditrice nella sua nota, al contrario, hanno scelto un profilo sobrio e un tono basso. (Di Fabio Insenga)  

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