Il segretario generale Uniti: "'Disponibili a fare la nostra parte, ma ci venga riconosciuta la qualifica di operatori di pubblica sicurezza'
Da un lato un aumento dei negozi, delle fabbriche e anche dei condomini che, soprattutto nelle grandi città, sentono l'esigenza di rafforzare la loro sicurezza e si rivolgono agli istituti di vigilanza privati; dall'altro la difficoltà del comparto a trovare addetti, per un lavoro che è reso sempre più specializzato dall'evolvere della tecnologia. E' il quadro tratteggiato all'Adnkronos da Paolo Uniti, segretario generale di ConFederSicurezza e Servizi, la federazione del settore, aderente a Confcommercio, che rappresenta il 50% degli istituti di vigilanza e del trasporto valori che operano in Italia.
SICUREZZA PRIVATA, RICHIESTE CRESCIUTE DEL 5% NEL 2024
"Nel 2024 a livello nazionale è aumentata del 5% la richiesta di presidi su stabili e uffici", racconta Uniti, mentre per quanto riguarda i condomini privati "rispetto al resto dell'Europa siamo ancora indietro". E la crescita della domanda c'è stata anche "per negozi, centri e vie commerciali". Un fenomeno che evidentemente riguarda più le grandi città, come Milano, perché "è normale che dove c'è più movimento economico, c'è più richiesta". Che questo aumento dipenda anche da una crescente percezione di insicurezza è "difficile dirlo", osserva il segretario generale, evidenziando che "la micro criminalità è un fenomeno su cui gli istituti di vigilanza poco possono fare". Le "guardie notturne, che hanno compiti istituzionali, arrivano a edificio chiuso o sono all'interno, dove non vedono quello che succede fuori". Ovviamente in caso colgano qualcosa che non va "lo segnalano alla centrale che a sua volta lo segnala alla polizia, come fanno tutti i cittadini".
CONFEDERSICUREZZA, 'PARLAMENTO CAMBI NORMATIVE STRINGENTI
Non che questo significhi un disinteresse per la questione sicurezza, diventata centrale in molte città, al contrario: "Il nostro comparto è assolutamente disponibile a fare la propria parte, se solo le normative attuali venissero cambiate dal Parlamento, perché al momento, per vincoli molto stringenti, la guardia particolare giurata può fare presidio di sicurezza ai luoghi, ma non può intervenire in difesa delle persone", spiega Uniti, che chiede che "venga estesa anche gli agenti degli istituti privati, durante l'esercizio delle loro funzioni, la qualifica di operatore di pubblica sicurezza, garantendo loro una tutela dal punto di vista penale. Questo permetterebbe ai nostri agenti di operare meglio, in modo più qualificato e in sicurezza".
Una volta ottenute "le garanzie e le tutele necessarie per gli operatori, la nostra richiesta al governo è che i presidi ad alcuni plessi oggi svolti dalle forze dell'ordine, possano venire demandati agli istituti di vigilanza privata", spiega Uniti, sottolineando che ne beneficerebbe la sicurezza nel suo insieme, dato che "un maggior numero di uomini che adesso sono su punti fissi, potrebbero essere impiegati su strada".
Un esempio di "plessi" che la vigilanza privata si candida a presidiare a 360 gradi sono i "quartieri residenziali chiusi", ovvero quei condomini, fatti di più palazzi all'interno di una stessa grande area recintata. "Un servizio di vigilanza privata, con due o tre persone in divisa che fanno il giro di sorveglianza, ha già di per sé un effetto deterrente", evidenzia il segretario generale di ConFederSicurezza e Servizi. Se ci si aggiunge che l'esigenza di una maggiore sicurezza è sempre più sentita, "penso che molti cittadini di quartieri a rischio sarebbero disposti a pagare qualcosa in più, per avere la certezza di una pattuglia che la sera entra nelle aree condominiali e controlla i box".
SICUREZZA PRIVATA, LA DIFFICOLTA' DI TROVARE ADDETTI
Resta da risolvere un problema che affligge il comparto: "Non si trovano persone che vogliano fare la guardia giurata. Ci sono istituti di vigilanza che potrebbero crescere come numero di addetti ma non riescono a farlo, perché non trovano persone disponibili, nonostante l'anno scorso il contratto collettivo sia stato adeguato", dice Uniti, spiegando che sono soprattutto i giovani italiani a non essere attratti da una carriera da guardia giurata. Un mestiere che però "ha margini di crescita professionale, perché con la digitalizzazione della security, si è sempre più specializzato". E tra droni e sistemi di videosorveglianza intelligenti è destinato a evolvere molto in fretta.