cerca CERCA
Sabato 08 Febbraio 2025
Aggiornato: 20:35
10 ultim'ora clock BREAKING NEWS

Clima, da Omri e Scuola Superiore Sant’Anna focus su sicurezza territori

anche Gabrielli e Tagliente alla giornata di apertura del master di II livello in Gestione e Controllo dell'Ambiente (Geca)

Clima, da Omri e Scuola Superiore Sant’Anna focus su sicurezza territori
08 febbraio 2025 | 18.31
LETTURA: 4 minuti

La sicurezza dei territori e delle popolazioni alla luce degli ultimi devastanti disastri causati da alluvioni ed esondazioni in Toscana, Marche, Emilia Romagna e Sicilia è il tema che è stato al centro della giornata di apertura del Master universitario di II livello in Gestione e Controllo dell'Ambiente (Geca) della Scuola Superiore Sant'Anna. Un tema che rientra tra le finalità statutarie della Fondazione Omri. Al dibattito hanno partecipato Paolo Ghezzi, responsabile Scientifico della Scuola Superiore Sant'Anna e consigliere di amministrazione della Fondazione Omri, che ha moderato l'evento, Franco Gabrielli, già capo del Dipartimento della Protezione Civile e presidente del Comitato Consultivo per la Sicurezza dei territori e delle popolazioni Omri, Michele Emdin, coordinatore del Centro di Ricerca Interdisciplinare Health della Scuola Superiore Sant'Anna, il prefetto Francesco Tagliente, presidente della Fondazione Omri, Roberto Buizza, professore ordinario di Fisica alla Scuola Superiore Sant'Anna e Ricercatore Onorario al Grantham Institute on Climate Change and the Environment dell'Imperial College di Londra e Marco Frey, direttore del Master e coordinatore del Centro di Ricerca Interdisciplinare sulla Sostenibilità e il Clima.

“Gennaio è stato il mese più caldo dal 1980, e il 2024 è l’anno più caldo degli ultimi 125.000 anni, con un riscaldamento medio globale di 1,6 gradi - ha detto il professor Roberto Buizza - L’accelerazione del riscaldamento è dovuta al continuo aumento delle emissioni globali di gas serra. L’impatto più evidente è l’aumento di eventi estremi come siccità e alluvioni, come quelle recenti in Emilia Romagna e a Valencia. Studi dell’Imperial College di Londra hanno dimostrato che il cambiamento climatico ha intensificato i dieci eventi meteorologici più letali dal 2004, contribuendo alla morte di almeno 570.000 persone. Inoltre, l’Africa è tra le regioni più colpite, con 33 milioni di persone nel 2024 vittime di siccità e alluvioni, un aumento significativo rispetto ai 1,5% di popolazione colpita tra il 2000 e il 2004. Questi shock climatici aumentano i conflitti interni e le migrazioni, creando una spirale che peggiora continuamente''. Per invertire questa tendenza, ''dobbiamo ridurre le emissioni e raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050 - ha concluso - L’Italia, in particolare, deve accelerare la transizione verso la decarbonizzazione, per evitare impatti negativi sia sul proprio territorio che sull’Europa, rendendo il nostro Paese un promotore attivo della sostenibilità”.

L’analisi di contesto illustrata da Buizza ha offerto la possibilità a Franco Gabrielli di evidenziare come, di fronte a eventi meteo sempre più estremi e frequenti, ''le politiche di adattamento siano quanto mai urgenti perché possano iniziare a produrre effetto le azioni di mitigazione''. ''Ciò si traduce nella necessità di governare i fenomeni e le loro conseguenze, di qualunque natura essi siano - ha spiegato - Un esempio riguarda le migrazioni, i grandi movimenti di persone. Si tratta di eventi ineluttabili che richiedono politiche efficaci, strumenti di gestione. Fermarli è impossibile, governarli è un imperativo e occorre ragionare seriamente sui processi di integrazione''. La terza riflessione di Gabrielli ha riguardato la fiducia tra istituzioni e cittadini, condizione imprescindibile per costruire la resilienza dei territori ''che non può essere - ha detto - l’insieme delle capacità dei singoli individui, ma deve diventare resilienza di comunità, recuperando un senso di unità, di comunione, che oggi sembrerebbe perduto''.

"Oggi la gestione e prevenzione dei rischi climatici e degli eventi estremi richiede il coinvolgimento sinergico di diversi attori - ha detto Marco Frey - In primis le imprese che sono chiamate, all'interno di una pianificazione strategica che per essere sostenibile deve essere necessariamente di lungo periodo, a far fronte a tali rischi, attivando progetti e soluzioni innovative. In secondo luogo i cittadini, che nei loro stili di vita e comportamenti (anche d'acquisto) sono chiamati ad essere parte attiva nella trasformazione necessaria. In questa evoluzione si inserisce anche il tema delle migrazioni (o meglio della mobilità internazionale), rischio ma anche opportunità per un Paese come il nostro che ha una grande necessità di attrarre e di mantenere risorse e competenze essenziali per la competitività. Nel conciliare sostenibilità e competitività occorre un approccio orientato non solo alla resilienza, ma alla rigenerazione dei capitali: economico, sociale e ambientale.

“La sfida ai cambiamenti climatici è una questione complessa e urgente, che richiede un impegno collettivo, una visione a lungo termine e la volontà di cambiare il nostro modo di pensare e agire - ha detto il presidente della Fondazione Omri, Prefetto Francesco Tagliente - La protezione civile, la pianificazione urbanistica e la gestione sostenibile delle risorse sono temi che devono essere affrontati con serietà e determinazione. Solo unendo le forze, utilizzando scienza, tecnologia e il supporto della comunità, potremo garantire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti". "È essenziale intervenire tempestivamente con opere di bonifica e pianificazione idraulica - ha proseguito - che includano il dragaggio dei fiumi, in particolare alla foce, e la manutenzione dei canali e dei fossi minori, spesso trascurati''.

L'evento si è concluso con un omaggio del Grande Ufficiale Michele Emdin al commendatore Ottavio Zirilli, una figura che ha lasciato un'impronta indelebile sia nel Master che nella Fondazione. ''La sua straordinaria passione per la sicurezza dei territori e delle popolazioni, unita a un impegno costante e disinteressato, ha ispirato e continua a ispirare tutti noi - ha detto Tagliente - Sebbene il suo legame con il Master sia stato, inizialmente, solo indiretto, la sua influenza è sempre stata tangibile, guidando la nostra visione e il nostro impegno verso un futuro più sicuro per le comunità''. Oltre ai frequentatori del Master Geca e alle autorità, sono intervenuti decine di membri della Fondazione Omri, provenienti anche da Livorno, Firenze, Torino, Milano e Ravenna.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza