
L'intervista a 'Quarto Grado': "Il mio dna a casa Poggi? Non mi stupirei, frequentavo la casa"
"Non c'è mai stata né una relazione con Chiara, non c'è mai stato nessun contatto personale non solo fisico, ma non c'è mai stata una chiamata sul cellulare, un contatto, un'uscita con amici. Con Chiara Poggi non c'è e non ci può essere". Sono le parole di Andrea Sempio, l'amico di Marco, fratello di Chiara Poggi, la 26enne di Garlasco uccisa il 13 agosto 2007. "Io non c'entro assolutamente nulla con il fatto. In questa vicenda -dice Sempio, tornato nel registro degli indagati, a Quarto Grado - non ho nessun peso sulla coscienza, non ho nulla da tenere nascosto, non ho segreti. Sono contento che le autorità vadano a indagare, a scavare il più possibile. Non c'è nulla, guardino tutto, va benissimo. Facciano tutto quello che devono fare, così da chiarire una volta per tutte la mia posizione".
"Frequentavo la casa, quindi - spiega Sempio - dovessero trovare delle mie tracce, Dna, impronte... frequentavo la casa, cioè ero lì nei giorni precedenti, andavo lì con Marco. Quindi se ci fossero mie tracce, non sarei stupito. Quello che mi dà da pensare è che, adesso, dicano Dna probabilmente da contatto. Però, dico: se fosse Dna da contatto, allora non dovrebbe esserci una parte minima e infinitesimale. Mi aspetterei una quantità sostanziosa, ben evidente". "In questa vicenda, non ho pesi sulla coscienza - ha aggiunto Sempio - Sono innocente, non ho fatto nulla, non c'entro nulla".
"Sono arrabbiato e spaventato, sia per me stesso sia per gli altri. Sono spaventato, ma non dal punto di vista legale, ma dal punto di vista di tutto ciò che la situazione comporta: da mia madre che continua a piangere, al doversi nascondere". Con Marco, "ci sentiamo. Tra me e lui non c'è mai stato un attimo di sfiducia, di dubbio", evidenzia.