L'uomo, ex consigliere comunale di 76 anni, era stato trovato accoltellato in casa lo scorso settembre
È in stato di fermo il minorenne che nel pomeriggio è stato portato in caserma a Como e interrogato per l'omicidio di Candido Montini, 76 anni, ucciso a coltellate il 24 settembre scorso a Catasco di Garzeno. Il provvedimento è stato adottato dalla procura per i Minorenni di Milano. La svolta sarebbe legata alla recente scelta dei carabinieri di procedere con il prelievo a tappeto del Dna degli abitanti della piccola frazione, un'intuizione investigativa già usata per il delitto di Yara Gambirasio e più di recente per l'omicidio di Sharon Verzeni.
Il cambio di passo nell'inchiesta, a un mese dall'omicidio, è stato dettato dalla traccia genetica trovata nell'abitazione di Montini.
Montini, ex consigliere comunale di Garzeno, vedovo e padre di due figli, viveva da solo ed era titolare di un negozio di alimentari della cittadina. A trovarlo morto il giorno successivo era stato il fornaio del paese che, avendo visto la sua bottega chiusa, era andato a cercarlo a casa.