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Balneari, grido d'allarme in lettera a Gualtieri: "Mare di Roma destinato a stagione buia"

Operatori turistici e balneari: "La 'Ostia by night' un nostalgico ricordo. Siamo a luglio inoltrato e le autorizzazioni non arrivano". Il Campidoglio replica: "Nessun ritardo, solo rispetto regole e sicurezza dei cittadini"

Stabilimento a Ostia (Fotogramma)
Stabilimento a Ostia (Fotogramma)
23 luglio 2024 | 19.44
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Con una missiva rivolta al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’intero comparto produttivo e balneare del litorale romano chiede spiegazioni al primo cittadino. Quella che doveva essere una stagione di rilancio turistico, si legge in una nota di Confcommercio Roma, Sib, Federbalneari Roma e Confcommercio Roma Litorale sud, "rischia di trasformarsi in un funerale delle imprese della balneazione e dell’intrattenimento. La 'Ostia by night' un nostalgico ricordo. Siamo a luglio inoltrato e le autorizzazioni non arrivano. Ovvero, non trovano risposta le procedure di richiesta per organizzare, nel rispetto delle regole, esecuzioni musicali ed intrattenimenti danzanti. Risultato: nessuna forma di vita notturna nel Lido di Roma".

Nella lettera con destinazione Campidoglio si fa riferimento a diversi incontri con il Dipartimento Cultura di Roma Capitale, anche presso l’Assessorato Patrimonio, a seguito di ripetute segnalazioni da parte degli operatori turistici associati alle diverse rappresentanze di categoria. Giunti ormai alla fine del mese di luglio, tutte le sigle del comparto turistico balneare affermano, dopo avere atteso molto, che “visto il ritardo delle risposte degli uffici competenti nel richiedere eventuali integrazioni e considerando il periodo della stagione balneare già inoltrata e di conseguenza la perdita degli organizzatori, delle società di service e della forza lavoro già contrattualizzate o con accordi in essere, hanno dovuto scegliere di operare in altri litorali".

"Comunichiamo con dispiacere che, alla luce di quanto su esposto i nostri associati si riservano dal proseguire nell’iter autorizzativo per le serate danzanti. Consapevoli, pur non ritenendoci responsabili, di condannare il lungomare romano, dalla grande vocazione turistica, al buio ed al silenzio, facendo spazio a problemi sociali e di sicurezza. Le conseguenze di non poter dar forma operativa alla Sua Ordinanza del 30 aprile 2024 - prosegue la lettera al sindaco - comportano, nei fatti, il definitivo collasso economico ed occupazionale di tutto il litorale, con gravissime ripercussioni sull’intero indotto. A conclusione vogliamo segnalare come quella del comparto intrattenimenti sia solo l’ultima delle défaillance da registrare nella più ampia ed articolata offerta turistica del 'Mare di Roma', ormai a mala pena spiaggia dei romani. Un’occasione di rilancio perduta, che allontana il litorale romano dalle ambiziose strategie di destinazione della città, considerando il boom di turisti registrato nella Capitale, che non troveranno questa estate un’offerta di intrattenimento sul mare adeguata al livello delle altre Capitali del Mondo".

La replica del Campidoglio

"Non c’è alcun ritardo da parte del Comune nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni alle attività di pubblico spettacolo negli stabilimenti balneari, ma solo il rigoroso dovere di compiere i necessari accertamenti a garanzia della sicurezza di tutti, a partire dai cittadini. Noi abbiamo sempre voluto procedere al rilascio delle autorizzazioni e siamo consapevoli dell’importanza che il settore dell’intrattenimento estivo del litorale riveste sia per gli operatori sia per i cittadini, soprattutto per i più giovani". Così l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, risponde all'appello lanciato dai balneari del litorale romano in merito alle autorizzazioni per spettacoli negli stabilimenti.

"Anche in applicazione dell’Ordinanza del Sindaco dello scorso 30 aprile ci sono però dei passaggi e delle prescrizioni di legge precisi da rispettare che richiedono atti e documentazioni che, tra l’altro, coinvolgono più soggetti pubblici esterni al Comune di Roma - continua Gotor - Questa documentazione nella gran parte dei casi non è stata resa disponibile ed è per questo che il Dipartimento Attività Culturali non ha ancora potuto procedere con le autorizzazioni di competenza che l’anno scorso, ad esempio, furono rilasciate nei casi in cui erano complete e corrette. Lo ribadisco: noi vogliamo venire incontro agli operatori del settore ma deve essere chiaro che questo è possibile solo nel rispetto delle regole, che, insieme con la sicurezza dei cittadini, vengono prima di tutto".

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