
Aveva 93 anni. Fu sposata con il leggendario attore Henry Fonda dal 1957 al 1961
La baronessa veneta Afdera Franchetti, che apparteneva ad una delle famiglie più illustri dell'aristocrazia italiana imparentata, tra gli altri, con i banchieri Rothschild, è morta giovedì 20 marzo a Milano all'età di 93 anni. I funerali si terranno lunedì 24 marzo, alle 11, nella chiesa di San Simpliciano a Milano. Sono state le famiglie Franchetti e Mazzotta ad annunciare "la scomparsa della bellissima zia Afdera Franchetti Fonda", ricordandone "la vita avventurosa, lo straordinario piglio e la vivacità, nonché l'insostituibile compagnia per amici e amiche di generazioni diverse".
Donna di squisita eleganza e intelligenza, signora del jet-set internazionale, per decenni immancabile protagonista dei rotocalchi rosa, Afdera Franchetti aveva sposato l'attore statunitense Henry Fonda (1905-1982), diventandone la quarta moglie. Il loro matrimonio durò dal 9 marzo 1957 al 7 gennaio 1961. I due vennero presentati da Audrey Hepburn in Italia, mentre il leggendario attore girava a Cinecittà "Guerra e pace" con la stessa Audrey e Mel Ferrer. In precedenza la baronessa fu sposata con l'artistocratico londinese Howard Taylor(1954 - 1957).
Afdera era nata l'8 luglio 1931, nella Villa Albrizzi Franchetti, situata a San Trovaso, frazione del comune di Preganziol (Treviso). Era figlia del barone Raimondo Franchetti, celebre esploratore, scopritore della Dancalia, nel Corno d'Africa, e della baronessa veneziana Bianca Moceniga Rocca: era la più giovane di tre sorelle famose per la loro straordinaria bellezza, Simba e Lorian, diventata poi contessa dell'Aquila d'Aragona Lovatelli, tutte appellate con nomi di derivazione africana per volere del padre. Il barone Franchetti compì numerose esplorazioni in Africa; proprio nell'adempimento di una di queste morì, il 7 agosto 1935, a pochi chilometri dall'aerodromo di Almassa, nei pressi del Cairo, insieme con il ministro dei Lavori pubblici, Luigi Razza, e cinque membri dell'equipaggio, in seguito all'esplosione in volo in circostanze mai chiarite del loro aereo, un trimotore militare italiano "S 81" diretto all'Asmara.
Afdera - da giovane, bellissima, fu immortalata da geni dello scatto tipo Ugo Mulas o Lord Snowdon - aveva vissuto tra il palazzo Franchetti sul Canal Grande a Venezia e la tenuta di caccia di famiglia nei pressi di Caorle. Tra gli ospiti illustri delle loro residenze, lo scrittore americano Ernest Hemingway, che proprio nella laguna veneta aveva ambientato uno dei suoi libri più conosciuti, 'Di là dal fiume e tra gli alberi'. In quel romanzo uno dei personaggi femminili fu ispirato proprio dalla baronessa.
Nel suo mondo luccicante di nobili europei, in particolari francesi inglesi, era Lady Franchetti, per gli amici intimi era 'Lady Vulcano' (Afdera in Africa è un vulcano). Nobildonna arguta, autoironica e magnetica, non era niente antipatica, come raccontavano gli amici, nonostante quell'etichetta affibbiatale dalla giornalista Oriana Fallaci nella celebre raccolta di ritratti divenuta un libro, "Gli Antipatici" (1963).
Lady Franchetti ebbe una breve liaison con il pittore Mario Schifano, che le procurò anche guai. Il 30 luglio 1966, sbarcando a Fiumicino, la nobildonna fu arrestata per detenzione di stupefacenti: aveva con sé della marijuana da consegnare all'amico artista, il quale fu a sua volta arrestato. "Passai quattro giorni a Rebibbia. Schifano mi aveva incaricato di portargli un pacchetto da New York e c'erano dentro tre canne, ma io naturalmente non lo sapevo", ha raccontato la baronessa in un'intervista.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso cordoglio con un messaggio. "In anni lontani in cui lo standing internazionale del Veneto non era quello che conosciamo oggi grazie al lavoro e al valore dei suoi imprenditori e di un polo produttivo tra i primi al mondo, la nostra regione era conosciuta soprattutto tramite la fama di alcuni personaggi che ne hanno segnato la storia e favorito la conoscenza grazie a frequentazioni internazionali - afferma Zaia - Tra queste c’è sicuramente Afdera Franchetti, figlia del grande esploratore Raimondo, nata nella bella villa di famiglia alle porte di Treviso (a Santrovaso di Preganziol, ndr.) e cresciuta nel palazzo veneziano in Canal Grande dove era di casa anche Hemingway. Una cittadina del mondo che sposò un colosso di Hollywood come Henry Fonda ma nell’appartenenza alla storica famiglia veneziana ha rappresentato sempre un pezzo della nostra terra. Con lei scompare una vera protagonista di storia del Veneto, esprimo le condoglianze ai familiari e a lei invio un pensiero".
(di Carmela Piccione e Paolo Martini)