Il sindaco Gualtieri ha firmato l'ordinanza. Da Milano a Firenze, date e regole per accendere i termosifoni
A Roma impianti di riscaldamento accesi a partire dal 15 novembre. E' quanto stabilito - in risposta alle esigenze di contenimento energetico e tutela dell’ambiente - nell'ordinanza firmata dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che regola l’accensione degli impianti termici per la stagione invernale 2024-2025, stabilendo tempi, orari e temperature di funzionamento. Lo fa sapere il Campidoglio sottolineando che gli impianti potranno essere attivati dal prossimo 15 novembre al 7 aprile 2025 per un massimo di 11 ore giornaliere, comprese tra le ore 5 e le ore 23.
L’ordinanza numero 124 del 30 ottobre, che stabilisce la riduzione di 1°c rispetto ai limiti indicati nel dpr n. 74/2013, dispone che la temperatura massima negli edifici per attività industriali, artigianali e simili sia di 17°c (+2°c di tolleranza), e di 19°c (+2°c di tolleranza) per tutti gli altri edifici.
Sono previste deroghe per specifiche categorie di edifici: le limitazioni al periodo e alle ore di accensione non si applicano a strutture sanitarie, case di riposo, scuole materne e nidi, piscine e saune, e sedi diplomatiche non ubicate in edifici condominiali.
A Milano, che farte della fascia E - seconda ad accendere i termosifoni dopo aree come Cuneo, Belluno e Trento -, dopo un'ordinanza del sindaco Sala termosifoni già accesi dal 15 ottobre 2024 e fino al 15 aprile prossimo. Dal 15 ottobre 2024 al 15 aprile 2025, per un massimo di 14 ore giornaliere, riscaldamenti accesi a Torino, mentre nel Comune di Firenze è permesso accendere gli impianti di riscaldamento dal 1° novembre al 15 aprile 2025. 15 novembre 2024-31 marzo 2025 la data di accensione e spegnimento dei termosifoni a Napoli.
Fanno parte della fascia E (accensione il 15 ottobre, quindi già accesi) le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Rimini: in queste aree - sia nelle città capoluogo che nei comuni di provincia - è possibile accendere i termosifoni per un totale di 13 ore al giorno, con una temperatura massima interna agli edifici che non deve superare i 19 gradi, mentre negli stabilimenti industriali il limite massimo scende a 17 gradi. Il regolamento prevede comunque due gradi di tolleranza. Anche la provincia di Forlì-Cesena rientra nella categoria E, ad esclusione dei comuni di Forlì e Forlimpopoli, che il regolamento inserisce in fascia D, considerata più calda. Per questo, nei territori dei due comuni è possibile accendere il riscaldamento a partire dal 1° novembre 2024 e fino al 15 aprile 2025. Nelle aree comprese in fascia D i termosifoni possono rimanere accesi per un massimo di 12 ore al giorno, mentre non cambiano le temperature massime per gli edifici pubblici e le abitazioni private.
Infine, ci sono alcuni comuni dell’arco appenninico in cui il clima autunnale e invernale risulta particolarmente rigido. Questi territori sono inseriti in fascia F e non hanno alcuna limitazione per quanto riguarda il periodo di accensione del riscaldamento e i limiti per la temperatura interna agli edifici. Provincia di Bologna: Lizzano in Belvedere, Porretta Terme e Granaglione, Castel d'Aiano, Loiano, Monghidoro. Provincia di Modena: Frassinoro; Pievepelago; Fiumalbo; Riolunato; Montefiorino, Palagano, Lama Mocogno, Montecreto, Sestola e Fanano. Provincia di Reggio Emilia: Reggio Emilia: Ramiseto; Collagna; Busana; Ligonchio; Villa Minozzo, Toano; Castelnovo ne’ Monti e Vetto. Provincia di Parma: Corniglio; Monchio; Palanzano; Albareto; Borgotaro; Compiano; Bedonia e Tornolo. Provincia di Piacenza: Zerba, Cerignale, Ottone e Ferriere. Provincia di Forlì-Cesena: il comune di Verghereto.
Riscaldamenti già accesi anche in Veneto, con accensione scattata il 15 ottobre per tutte le aree ricadenti nella zona climatica E, vale a dire la stragrande maggioranza dei comuni. Dal 15 ottobre i termosifoni si potranno tenere accesi tutti i giorni, per un massimo di 14 ore giornaliere (anche frazionabili), tra le 5 e le 23. Per i restanti comuni ricadenti nella zona climatica F, ossia la zona alpina, non vige invece alcuna limitazione.
In Liguria, tre province su quattro appartengono alla zona climatica D. Ne fanno parte le province di Genova, La Spezia e Savona i cui cittadini potranno accendere i riscaldamenti a partire dal primo novembre 2024 per un massimo 12 ore al giorno fino al 15 aprile 2025. L'unica provincia più mite è quella imperiese, che si trova in zona C. In questo caso l'accensione dei riscaldamenti è prevista a partire dal 15 novembre 2024, per un massimo di dieci ore al giorno, con spegnimento dei termosifoni al 31 marzo 2025. Come di consueto sono però previste deroghe in caso di abbassamento improvviso delle temperature.