In aumento in 6 Regioni, calano in altre 4 e nelle Province autonome
Covid e terapie intensive in Italia, ecco l'ultima fotografia della situazione. L’occupazione media, a livello nazionale, dei posti letto Covid nelle terapie intensive degli ospedali italiani si mantiene stabile – da due giorni – al 15%, mentre registra nelle ultime 24 ore un aumento in 6 regioni, un calo in 4 regioni/province autonome, le altre sono stabili, secondo gli ultimi dati dell’Agenzia per i servizi sanitari (Agenas), aggiornati a ieri sera.
Nel dettaglio, si registra l’aumento di 1 punto percentuale in Abruzzo (che si attesta così al 18%); Friuli Venezia Giulia (22%); Lazio (21%); Liguria (14%), mentre il Molise sale di 3 punti percentuali, raggiungendo l’8%. L’occupazione delle terapie intensive si riduce di 1 punto percentuale invece nelle province autonome di Bolzano (al 19%) e di Trento (23%) e in Veneto (13%), e di ben 6 punti percentuali in Valle d’Aosta (al 9%).
Ad oggi la Provincia di Trento ha l’occupazione più alta delle rianimazioni con il 23% mentre la Basilicata con il 5% è la regione con la percentuale più bassa.
L’occupazione media a livello nazionale dei posti letto Covid nei reparti ordinari di area medica torna, poi, a scendere al 29%, dopo ben 17 giorni. Il 18 gennaio era salita di un punto percentuale al 30% mantenendosi poi stabile, tranne che per un picco al 31% durato due giorni (il 25 e 26 gennaio). Nelle ultime 24 ore c'è stato un calo in ben 11 Regioni/province autonome, un aumento in tre regioni, mentre tutte le altre sono stabili.
Nel dettaglio, l’occupazione di posti letto Covid si riduce di 1 punto percentuale in : Calabria (attestandosi al 36%); Emilia Romagna (27%); Friuli Venezia Giulia (38%); Lazio (32%); Lombardia (27%); Molise (22%); Provincia di Trento (29%); Sicilia (37%); Toscana (26%); valle d’Aosta (33%) e Veneto (24%). In aumento i ricoveri Covid di 1 punto percentuale in Abruzzo (al 37%) e Sardegna (al 24%) e di 3 punti percentuali in Puglia (al 26%).
Le Regioni con l’occupazione più alta sono il Friuli Venezia Giulia e il Lazio con il 38%, quella con la percentuale più bassa è il Molise al 22%.