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Covid, dalla Francia alla Germania: chi allenta le restrizioni

In Gran Bretagna già dallo scorso 27 gennaio non c'è più l'obbligo di indossare le mascherine. Molti altri Paesi stanno seguendo la stessa strada

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)
02 febbraio 2022 | 11.20
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Dalla Francia alla Germania passando per la Norvegia sono diversi i Paesi che stanno allentando o si apprestano ad allentare le misure anti-covid. In Gran Bretagna già dallo scorso 27 gennaio non c'è più l'obbligo di indossare le mascherine. E, sempre dalla stessa data, il lavoro a distanza non verrà più raccomandato ufficialmente e il Green pass sanitario non sarà più necessario per accedere ai locali e partecipare ai grandi raduni. "Nel Paese in generale, continueremo a suggerire l'uso di mascherine in luoghi chiusi o affollati, in particolare dove si entra in contatto con persone che normalmente non si incontrano. Ma ci fideremo del giudizio del popolo britannico e non criminalizzeremo più chi sceglie di non indossarne una", ha dichiarato il premier britannico Boris Johnson

In Francia niente più mascherine all'aperto da oggi. Revocati anche i limiti di presenze nelle sale dei concerti e agli eventi sportivi, mentre il lavoro da casa non è più obbligatorio, anche se resta raccomandato. ''A febbraio'' la Francia ''toglierà la maggior parte delle restrizioni introdotte per contenere la pandemia'' grazie al nuovo pass vaccinale, ha spiegato il primo ministro francese Jean Castex il mese scorso. Il 16 febbraio prevista anche la riapertura dei nightclub chiusi da dicembre.

Anche la Danimarca ha detto addio alle misure e alle restrizioni anti covid: da ieri l'obbligo di indossare le mascherine e di esibire il Green Pass non è più in vigore, mentre sono stati di nuovo autorizzati gli eventi e la frequentazione delle discoteche. La decisione va di pari passo con la scelta di far cadere la definizione del Covid-19 come una malattia "socialmente critica", usata per giustificare l'adozione delle norme anti-pandemia. Solo chi entra nel paese sarà chiamato ad esibire una prova della vaccinazione.

Una scelta analoga era stata fatta dal Paese a novembre ma all'epoca le restrizioni erano poi state progressivamente reintrodotte a fronte di un forte aumento dei contagi. La settimana scorsa la Danimarca ha registrato tra i 33mila ed i 47mila nuovi contagi quotidiani ma l'aumento delle infezioni non ha prodotto una pressione aggiuntiva sugli ospedali, come si temeva, grazie all'alta percentuale di popolazione vaccinata. Le mascherine resteranno in vigore negli ospedali, per il personale e i visitatori, a tutela delle persone più fragili.

Anche la Norvegia ha deciso di mettere fine a gran parte delle misure restrittive anti Covid. Il provvedimento, con effetto immediato, è stato annunciato dal premier Jonas Gahr Stoere, che ha spiegato che un eventuale nuovo aumento dei contagi non metterebbe a rischio le strutture sanitarie del Paese. A bar ristoranti sarà quindi consentito di servire alcolici dopo le 23, lo smartworking non sarà più obbligatorio, così come il limite di assembramento di 10 persone nelle abitazioni private. Il limite di partecipanti negli eventi sportivi ed in altri luoghi pubblici, come i cinema, viene cancellato. Rimane però in vigore l'obbligo di indossare la mascherina nei negozi, sui trasporti pubblici e in altri luoghi affollati. Le restrizioni, ha spiegato il premier norvegese, potrebbero essere reintrodotte in futuro, così come rimane consigliato il distanziamento sociale. I dati ufficiali indicano che oltre il 90% della popolazione over 18 è stata vaccinata con due dosi.

L'Austria ha annunciato un graduale allentamento delle misure anti-covid nei prossimi giorni, di fronte alla ridotta pressione sugli ospedali malgrado l'alto numero di nuovi casi covid. A partire dal 5 febbraio, ha annunciato il cancelliere Karl Nehammer, il coprifuoco in vigore scatterà a mezzanotte invece che alle 22. Dal 12 non sarà più necessario mostrare la prova del vaccino o di un test negativo per entrare nei negozi al dettaglio. Dal 19, chi non è vaccinato potrà tornare a frequentare bar, pub e ristoranti a condizioni di avere un test negativo. Nehammer ha spiegato che l'allentamento è legato alla situazione degli ospedali. "I numeri sono stabili e ad un prevedibile buon livello", ha sottolineato il cancelliere. Il ministro per il Turismo, Elisabeth Koestinger, ha salutato lo spostamento del coprifuoco come un importante miglioramento per il suo settore, sia per gli esercenti che i turisti.

Se la situazione epidemica proseguirà con l'andamento previsto oggi, vale a dire, se non si presenteranno altre varianti del covid, più pericolose e più trasmissibili, la Germania potrebbe sollevare il prossimo marzo gran parte delle restrizioni contro il covid, ha anticipato il ministro della Giustizia, Marco Buschmann, in una intervista al Rheinische Post. L'effettivo sollevamento delle restrizioni dipende dal "proseguimento della diminuzione dei casi a partire da metà febbraio", come ha previsto il Robert Koch Institute, ha precisato il ministro. Il Cancelliere Olaf Scholz incontrerà i 'premier' dei Land, a cui spetta la definizione delle politiche per il contrasto dell'epidemia, il 16 di questo mese.

Israele da domenica cancellerà l'obbligo di Green Pass per gran parte dei luoghi pubblici, compresi ristoranti, alberghi e cinema. La prova di essere stati vaccinati o guariti dal Covid continuerà ad essere richiesta per l'accesso ad eventi affollati, come matrimoni o feste. Secondo quanto deciso dal governo, inoltre, cadrà anche l'obbligo di effettuare un test per i viaggiatori in partenza dal Paese, mentre il test negativo sarà ancora necessario per i viaggiatori in arrivo.

A febbraio dello scorso anno, Israele fu tra i primi Paesi al mondo ad introdurre il passaporto vaccinale. Gli esperti ritengono oggi che il Paese abbia superato il picco della variante Omicron, la cui ondata è iniziata lo scorso dicembre.

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