Il marito e il figlio poliziotti, il lavoro alla Camera, le indagini sul riciclo illecito dei rifiuti
Uccisa nell'androne di casa da un collega. Probabilmente non se lo sarebbe mai aspettato Pierpaola Romano quando, ragazza, aveva scelto di entrare in polizia.
Nata 56 anni fa a Caserta, si era trasferita a Roma dove viveva da anni, in una palazzina tranquilla di via Rosario Nicolò in zona Torraccia, insieme al marito, Adalberto Montanaro e al loro figlio Riccardo di 22 anni. Anche il marito di Pierpaola indossa la divisa: è un ispettore in servizio al commissariato Sant'Ippolito. Lo stesso commissariato dove il sostituto commissario Romano aveva lavorato prima di passare all’ispettorato della Camera. Qui oltre a garantire la sicurezza dei parlamentari, Pierpaola qualche anno fa aveva anche collaborato alle indagini della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
Ma proprio all'ispettorato della Camera, Pierpaola ha incontrato anche l'uomo che sarebbe poi diventato il suo presunto assassino: Massimiliano C., collega poliziotto che oggi l'avrebbe aspettata sotto casa per ucciderla e poi togliersi la vita.