Secondo i dati raccolti e analizzati con l’ausilio di ClimatePartner e la collaborazione di Collectibus, l’azienda ha raggiunto la carbon neutrality, riducendo e compensando le proprie emissioni
Bollicine carbon neutral: Cantine Ferrari di Trento del Gruppo Lunelli compensa le proprie emissioni di CO2. Ad oggi, segnalano infatti i dati raccolti e analizzati con l’ausilio di ClimatePartner e la collaborazione di Collectibus, l’azienda ha raggiunto la carbon neutrality, riducendo e compensando le proprie emissioni.
Il processo, fortemente voluto da Ferrari Trento che, da sempre, attribuisce un ruolo cruciale alla sostenibilità ambientale come condizione chiave per la tutela del suo legame storico con il territorio, ha implicato l’analisi approfondita delle attività operative dell’azienda e le emissioni di CO2 risultanti. Gli indicatori scelti fanno riferimento a uno dei più noti metodi internazionali, il 'Ghg Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard'. Quest’ultimo classifica le emissioni dirette ed indirette dell’azienda in tre diversi ambiti (o scopes): lo Scope 1, che comprende le emissioni dirette generate dall’azienda, lo Scope 2, che include invece le emissioni indirette associate all’energia acquistata e consumata, e lo Scope 3, relativo a tutte le altre emissioni indirette generate dalla catena del valore aziendale. L’indagine ha evidenziato come Ferrari Trento utilizzi il 100% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e sia attualmente impegnata con successo nella riduzione delle emissioni classificate come Scope 1 e 3. L’azienda ha inoltre avviato una mappatura socio-ambientale dei suoi fornitori, punto di partenza per le operazioni volte a ridurre l’impatto climatico nel terzo ambito (Scope 3) di attività.
“Il raggiungimento della neutralità climatica è motivo di soddisfazione per tutti noi e un passo importante nella realizzazione della nostra visione di sostenibilità. Siamo particolarmente contenti che ciò avvenga in occasione di un anniversario significativo quale quello dei 120 anni di Ferrari Trento - dichiara Camilla Lunelli, direttore Comunicazione e Relazioni Esterne del Gruppo - Abbiamo avviato questo percorso e lo portiamo avanti ogni giorno perché crediamo fortemente che ogni azienda non debba limitarsi a creare valore per gli azionisti ma produrre benessere, sicurezza e bellezza per i collaboratori, gli stakeholders e la comunità, dimostrando responsabilità sociale e attenzione all’ambiente”.
A rendere possibile il completamento dello studio è stata la collaborazione di ClimatePartner, società specializzata nella valutazione dell'impatto climatico. ClimatePartner, in particolare, ha calcolato le fonti di emissioni di CO2 rilevanti delle attività produttive di Ferrari Trento elaborando così l’impronta carbonica. Le emissioni sono state compensate attraverso il supporto ad un progetto per la produzione di energia eolica in Brasile, che consente il raggiungimento della neutralità climatica.
“Il nostro obiettivo non consiste solo nella misurazione delle emissioni ma anche nell’elaborazione di soluzioni per la loro riduzione - spiega Giorgio Bertolini, Head of ClimatePartner Italia - Il ridimensionamento dell’impatto ambientale alla fonte, ovvero nell’ambito delle attività dell’azienda e dei suoi fornitori, resta l’obiettivo primario mentre la compensazione interviene per controbilanciare gli effetti di quei processi che, in quel momento, non sono ancora del tutto modificabili. In sintesi: prima misuriamo, poi riduciamo e infine compensiamo, per così dire, ciò che ancora non si è potuto ridurre”.