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Il Cda ha deliberato che la mostra si terrà da sabato 20 aprile a domenica 24 novembre (pre-apertura 17-19 aprile) tra i Giardini e l'Arsenale di Venezia
Il critico e storico dell'arte brasiliano Adriano Pedrosa è il nuovo direttore del Settore Arti Visive della Biennale di Venezia ed avrà lo specifico incarico di curare la 60esima Esposizione Internazionale d'Arte. La nomina, su proposta dal presidente Roberto Cicutto, è stata deliberata oggi dal Cda della Biennale di Venezia. Il Cda ha deliberato anche le date della Biennale Arte che si terrà da sabato 20 aprile a domenica 24 novembre 2024 (pre-apertura 17-19 aprile) tra i Giardini e l'Arsenale di Venezia.
Adriano Pedrosa, 57 anni, è dal 2014 il direttore artistico del Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand (Masp) in Brasile. Succede nell'incarico veneziano a Cecilia Alemani, la curatrice della 59esima Esposizione Internazionale d'Arte che il 27 novembre ha chiuso con 800 mila biglietti venduti, cui si aggiungono le 22.498 presenze durante la pre-apertura: "Il latte dei sogni", titolo ispirato al libro della scrittrice Leonora Carrington, ha raccolto la più alta affluenza di pubblico nei 127 anni di storia della manifestazione veneziana.
La scelta di Adriano Pedrosa come curatore della 60esima Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, ha dichiarato il presidente Cicutto, è "il frutto di un processo partito dall'esperienza maturata con il lavoro fatto da Cecilia Alemani. Ritengo fondamentale partire da quanto emerge dalla Mostra precedente (è successo anche con la nomina di Lesley Lokko, dopo la Mostra Internazionale di Architettura curata da Hashim Sarkis) per orientarci nella scelta successiva. Pedrosa, stimato curatore e direttore dell’importante Museo de Arte de São Paulo in Brasile (realizzato dall'architetta italiana Lina Bo Bardi), è conosciuto per competenza e originalità nel concepire le sue mostre con occhio attento alla contemporaneità, muovendosi da un punto di osservazione del mondo che non può prescindere dalla natura del proprio luogo di appartenenza. Questo, anziché restringere la sua visione, la estende a un confronto indispensabile perché oggi sempre di più la Biennale affronti l’arte contemporanea non per farne un catalogo dell’esistente ma per dare forma a contraddizioni, dialoghi, apparentamenti senza i quali l’arte rimarrebbe una enclave priva di linfa. Ringrazio tutto il Consiglio di amministrazione della Biennale per avermi accompagnato in questa scelta".
Da parte sua Adriano Pedrosa ha commentato: "Sono onorato e riconoscente per questo prestigioso incarico, soprattutto come primo latino-americano a curare l'Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, e di fatto il primo a risiedere nell'emisfero sud del mondo. La Biennale è sicuramente la piattaforma più importante per l'arte contemporanea nel mondo, ed è per me una sfida entusiasmante e una responsabilità intraprendere questo progetto. Non vedo l'ora di portare gli artisti a Venezia e di realizzare i loro progetti, nonché di lavorare con il grande team della Biennale. Per questa opportunità unica, sono grato al Presidente della Biennale, Roberto Cicutto, e al Consiglio di amministrazione dell'Istituzione".
Adriano Pedrosa è stato curatore aggiunto della 24esima Bienal de São Paulo (1998), curatore responsabile delle mostre e delle collezioni al Museu de Arte da Pampulha, Belo Horizonte (2000-2003), co-curatore della 27esima Bienal de São Paulo (2006), curatore di InSite_05 (San Diego Museum of Art, Centro Cultural Tijuana, 2005), direttore artistico della 2/a Trienal de San Juan (2009), curatore del 31esimo Panorama da Arte Brasileira-Mamõyaguara opá mamõ pupé (Museu de Arte Moderna, San Paulo, 2009), co-curatore della 12esima Biennale di Istanbul, curatore del Padiglione di San Paolo alla 9/a Biennale di Shanghai (2012).
Al Masp Pedrosa ha curato numerose mostre, tra cui le personali dedicate ai lavori di Tarsila do Amaral, Anna Bella Geiger, Ione Saldanha, Maria Auxiliadora, Gertrudes Altschul, Beatriz Milhazes, Wanda Pimentel e Hélio Oiticia, così come il ciclo di mostre dedicate a Storie diverse: "Histories of Childhood" (2016), "Histories of Sexuality" (2017), "Afro Atlantic Histories" (2018), "Women’s Histories, Feminist Histories" (2019), "Histories of Dance" (2020), "Brazilian Histories" (2022).
È stato premiato con il 2023 Audrey Irmas Award for Curatorial Excellence, conferitogli dal Central for Curatorial Studies del Bard College di New York. Pedrosa è laureato in legge alla Universidade Estadual di Rio de Janeiro e ha conseguito un master in Arte e scrittura critica al California Institute of the Arts. I suoi scritti sono stati pubblicati, tra gli altri, in "Arte y Parte" (Santander), "Artforum" (New York), "Art Nexus" (Bogotá), "Bomb" (New York), "Exit" (Madrid), "Flash Art" (Milano), Frieze (Londra), "Lapiz" (Madrid), "Manifesta Journal" (Amsterdam), "Mousse" (Milano), "Parkett" (Zurigo), "The Exhibitionist" (Berlino).