La situazione europea: il Short-time work
Anche negli altri paesi del'Unione Europea sono state adottate delle misure per salvaguardare i lavoratori duranta la crisi sanitaria. In particolare con il cosidetto Short-time work le aziende hanno potuto ridurre le ore lavorative dei propri dipendenti pur mantenendo intatta la loro remunerazione. Questa misura di sostegno ha riguardato, da aprile a maggio 2020, circa 50 milioni di lavoratori secondo quanto riportano i dati dell'ETUI, European Trade Union Institute. In particolare in Svizzera il 48,1% dei lavoratori ha usufrutito dello Short-time work, seguita dalla Francia con il 47,8% e dall'Italia con il 46,6%.