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Ue, Gentiloni: "Economia in condizione meno difficile del previsto, non ci sarà recessione"

Per il Commissario europeo all'Economia: "L'inflazione cala ma resta alta e la sfida della crescita economica resta per l' Ue e per l'Italia fondamentale"

(Fotogramma)
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15 aprile 2023 | 16.04
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"L'economia europea è in una condizione meno difficile di quanto si prevedeva qualche mese fa. Si prevedeva un inverno molto difficile, con una possibile recessione e problemi nelle forniture energetiche. Ora, in primavera, possiamo dire che la recessione non ci sarà, che i prezzi dell'energia sono tornati ai livelli registrati prima della guerra in Ucraina e che l'economia europea ha aggiunto, se prendiamo come paragone dicembre 2019, 3,7 milioni di posti di lavoro". Ad affermarlo è il Commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, nel corso di una conferenza stampa a Washington in occasione delle riunioni di primavera della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale a Washington.

Nel corso del suo intervento Gentiloni ha anche affermato che. "L'inflazione cala ma resta alta, è una delle conseguenze del dopo covid e della conseguente tumultuosa riapertura. La prudenza nelle politiche di spesa continua ad essere necessaria per non alimentare l'inflazione ma anche per i paesi ad alto debito in collegamento al contesto finanziario".

Per quanto riguarda le banche ha aggiunto: "Le banche europee hanno certamente un sistema più forte, più robusto di 15 anni fa e hanno una regolamentazione più severa di quella statunitense". Sottolineando le situazioni di crisi negli Usa con Svb e in Svizzera con Credit Suisse "sono state risolte molto in fretta. Sia negli Usa che in Svizzera la soluzione è stata rapidissima e ha evitato un contagio".Il sistema in Europa "è forte, sicuro" ma, rileva Gentiloni, "è indubbio che la rapidità in cui si manifestano queste crisi isolate ha a che fare con la velocità dell'innovazione tecnologica. Le crisi prima si manifestavano con le code dei clienti agli sportelli adesso immagino con clienti attaccati ai cellulari che spostano risorse ad una velocità incomparabilmente diversa rispetto a 15 anni fa".Il sistema, rileva, "è solido, quello europeo lo è in modo particolare, ma dobbiamo monitorare da vicino l'evolversi della situazione. Questa nuova dimensione della velocità delle transazioni e quella dei criptoasset va sorvegliata in modo particolare. Siamo solidi, ma ci sono sfide nuove".

"La sfida della crescita resta per noi Ue e per l'Italia fondamentale. Non possiamo rassegnarci a un ritorno a una crescita dello zero virgola in Europa".. Questa sfida, aggiunge, "richiede che accanto alla prudenza nelle politiche di bilancio si lavori molto sugli investimenti, sulla crescita, per l'Ue e per l'Italia in particolare. E questo vuol dire Pnrr principalmente . In questo quadro rientra anche lo sforzo che sto compiendo per presentare nelle prossime settimane le proposte di revisione del Patto di stabilità".

Per quanto riguarda il Pnrr ha aggiunto: "C'è la terza rata che è di 19 mld che ha subito qualche settimana di ritardo. D'accordo tra la Commissione Ue e il governo italiano si è deciso di prolungare di qualche settimana in più per sciogliere alcuni nodi progetti non ancora definiti, il lavoro sta andando avanti. Non è il primo paese che concorda la Commissione Ue di prendersi qualche tempo in più per l'assestamento. Ricordiamoci che l'Italia è uno dei pochissimi paesi che ha fatto una domanda per la terza richiesta di erogazione. Io penso che dobbiamo vedere più le sfide dei prossimi mesi, anno e non a quelle dei prossimi giorni". "Avere a disposizione questo strumento - rileva Gentiloni - è una grandissima occasione. Penso il Governo ne sia assolutamente consapevole". Il Commissario ricorda che è possibile "rivedere alcuni progetti di questo piano" ma è "fondamentale che eventuali proposte di aggiornamento o modifiche di correlazione tra Pnrr e fondi di coesione arrivino in modo da consentire ai miei uffici e ai servizi della Commissione Ue di valutare le proposte. Non è una discussione politica. C'è un'assoluta sintonia ed è nell'interesse sia di Roma che di Bruxelles che il Pnrr venga attuato ma per fare le modifiche bisogna che arrivino le richieste e che ci si metta un po' intorno al tavolo, a lavorarci sopra, sapendo che le regole del gioco sono abbastanza chiare e consentono questa flessibilità".

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