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Ponte Ognissanti turismo tira il freno ma salve città d'arte per stranieri

Per Fiavet -20% prenotazioni e per Confindustria Alberghi italiani presenze all'80% ma italiani in calo

(Foto Fotogramma)
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30 ottobre 2023 | 18.04
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Luci e ombre per il Ponte di Ognissanti in Italia. Le prenotazioni turistiche segnano il passo in occasione della festività, attesa da molte famiglie che quest'anno cade di mercoledì, e già si parla di un - 20% di prenotazioni per la Fiavet, l'associazione delle agenzie di viaggio di Confcommercio. Mentre, per gli albergatori di Confindustria la tendenza è di una lieve frenata degli italiani (-3%) compensata però dai viaggiatori internazionali che continuano a crescere del 5%, soprattutto nelle città d'arte. E' il quadro che emerge dagli operatori del settore, interpellati dall'Adnkronos.

In questi giorni "si registra una contrazione nelle prenotazioni attorno al 20% in Italia su cui insistono diversi fattori dovendo considerare il ponte in mezzo alla settimana, diverso dallo scorso anno" sostiene G iuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet. "Gli italiani che viaggiano comunque prediligono l’Italia, in particolare i borghi, spesso nelle stesse regioni di residenza, i tour culturali ed enogastronomici, i soggiorni termali, il benessere ed il cicloturismo". Di contro, rileva Ciminnisi, a livello generale "non ci sono state cancellazioni per le grandi capitali europee, come ad esempio Parigi. Sicuramente c’è un calo minimo sul Medio Oriente, in paesi strettamente limitrofi alle aree del conflitto".

"Il turismo domestico è stabile o in leggera frenata, dell'ordine del 2-3%, ma è molto interessante il dato dei viaggiatori internazionali, che continua a crescere anche rispetto allo scorso anno, seppure in una percentuale minima dal +2 al +5%" rivela Barbara Casillo, direttore generale dell'Associazione Italiana Confindustria Alberghi. "Le tendenze sono molto chiare e in parte ripercorrono quello che abbiamo visto negli ultimi mesi" afferma Casillo spiegando che "il grosso del movimento in alcune regioni si sviluppa da mercoledì 1 novembre a sabato e domenica prossimi, a seconda del calendario scolastico".

"A trainare, in questo periodo, sono soprattutto i turisti provenienti dall'area dollaro - aggiunge Casillo - ma osserviamo che è cambiata la tendenza prima avevamo sia il domestico che straniero in costante crescita mentre quello nazionale da metà luglio ha invertito la rotta, iniziando a decrescere". "le città d'arte continuano a tenere con i viaggiatori stranieri, in particolare a Roma, Firenze, Venezia, Napoli si sta intorno al 75-80% di riempimento delle stanze d'albergo, che non è poco".

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