L'azzurra sconfitta nell'atto conclusivo del torneo
Jasmine Paolini si ferma ad un passo dal sogno e finisce k.o. nella finale di Wimbledon. L'azzurra, 28 anni, cede in 3 set alla ceca Barbora Krejcikova nell'atto conclusivo del torneo più prestigioso del mondo. L'atleta toscana, nata a Castelnuovo di Garfagnana e allenata dall'ex azzurro Renzo Furlan, si consola raggiungendo l'apice della carriera in un 2024 comunque strepitoso. Da gennaio, secondo il ruolino ufficiale della Wta, ha vinto 25 match su 38. Nessuna ha vinto più partite nei tornei dello Slam (15) e tra le sconfitte solo 2 passi falsi sono arrivati contro giocatrici fuori dalla top 30 della classifica.
Lo splendido percorso a Wimbledon, inutile negarlo, ha anche un enorme peso economico. Paolini, nella carriera Wta iniziata con le prime qualificazioni nel 2015, ha incamerato premi per circa 5,5 milioni di dollari. Nel 2024, anno del boom, prima dei Championships era a quota 2,85 milioni. La finale di oggi, da sola, vale 1,2 milioni di sterline: al cambio, circa 1,5 milioni di dollari.
La nuova numero 5 del mondo, con la posizione che sarà certificata dal ranking Wta di lunedì 15 luglio, in poco più di 6 mesi è stata protagonista di una cavalcata che l'ha proiettata dallo status di 'ottima giocatrice' a quello di stella di prima grandezza. All'inizio della stagione, Paolini navigava attorno alla 30esima posizione della classifica. Poi, con il suo tennis dinamico ad altissimo ritmo, è letteralmente esplosa: ha vinto il torneo di Dubai, conquistando il secondo titolo della carriera, e ha lanciato un 'warning' alle rivali in vista della primavera e dell'estate che le hanno regalato il centro del palcoscenico.
Se lo è preso al Roland Garros, raggiungendo la finale persa a Parigi contro il bulldozer Iga Swiatek, e se lo è tenuto a Wimbledon, arrivando ad un passo da un trionfo storico. In poche settimane ha riscritto record su record: giocare due finali consecutive in tornei dello Slam è per pochi. E' mancata solo la ciliegina.