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US Open, Sinner: "Eliminazione fa male"

Zverev: "Stanchissimo e Sinner più in forma di me, non so come ho fatto a vincere"

Jannik Sinner (Afp) - Afp
Jannik Sinner (Afp) - Afp
05 settembre 2023 | 11.21
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"Fa male". E' l'espressione che Jannik Sinner ripete più spesso in zona mista dopo la sconfitta contro Alexander Zverev e l'eliminazione negli ottavi del tabellone del singolare maschile dell'US Open 2023. "Il prossimo appuntamento è la Coppa Davis, sono contento di giocarla. Avrò più tempo di prepararla a questo punto, per me purtroppo perché vuol dire che sono stato eliminato qui", dice l'azzurro, numero 6 del mondo, cercando di voltare pagina dopo il k.o. maturato al termine di una battaglia di 4h40'

"Sono uscito un po' come l'anno scorso", prosegue ripensando alla sconfitta incassata un anno fa nei quarti contro Carlos Alcaraz dopo una maratona di 5h15'. "Non ho tante parole sinceramente, è girata male in qualche punto. Son piccole cose che purtroppo fanno la differenza. Lui ha servito bene, ha giocato un'ottima partita. Fa male" ammette il 22enne altoatesino. "Ho provato a fare il massimo con quello che avevo - aggiunge -. A metà del primo set ho sentito un po' che facevo fatica a servire, poi avevo i crampi un po' ovunque. Non era semplice giocare, ci ho provato. Anche al quinto ho avuto le mie possibilità che non sono riuscito a sfruttare".

"Mi piace sempre più giocare in America - afferma -. Sono contento di piacere al pubblico, i tifosi possono darti tanta energia come oggi che mi hanno spinto al quinto". Il giudizio sulla stagione è ampiamente positivo. "Il livello ormai ce l'ho. Ho fatto tanti risultati buoni quest'anno", osserva. "Cerchiamo di guardare a quel che è successo in modo positivo - conclude-, penso che siamo sulla strada giusta".

Zverev

"È stata la mia partita più lunga agli Us Open, è incredibile. Si può dire che sono tornato - dice Zverev in conferenza stampa dopo la vittoria - Questo tipo di notti è ciò per cui vivo, queste sono le sfide a cui amo partecipare. Ovviamente mi sarebbe piaciuto giocare una partita un po' più breve, ma ricordo anche tutto quello che ho provato l'anno scorso, nel periodo in cui non potevo gareggiare per infortunio. Mi mancava proprio questo tipo di emozione, giocare fino all'una e mezza di notte davanti a uno stadio gremito come l'Arthur Ashe Stadium. Non c'è niente di meglio di questo".

"La verità è che non so come ho trovato il modo di gestire la situazione, la verità è che nel quarto set ero totalmente distrutto -prosegue il 26enne tedesco -. Mi sentivo stanchissimo, mentre lui era molto più in forma di me, pur sapendo che avrebbe potuto avere dei crampi in qualsiasi altro momento. Credo comunque che sia arrivato in condizioni fisiche migliori rispetto a me. Senza l'energia di tutte queste persone che sono rimaste a tifare fino alla fine, sarebbe stato impossibile farcela. Questo è uno dei momenti migliori della mia carriera dal mio ritorno, quindi vedremo cosa verrà dopo".

Ora la sfida con il numero uno del mondo Carlos Alcaraz. "Sono qui per giocare, questo è ciò che amo fare. Non so come andrà a finire tutto questo, so solo che darò il massimo come ho sempre fatto, lottando su ogni palla fino all'ultimo momento. Naturalmente la prima cosa che devo fare adesso è riposarmi e recuperare fisicamente da questa partita, ma spero di essere pronto per il prossimo match".

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