L'azzurro scherza dopo l'oro nella 4x100 davanti ai britannici: "Un centesimo che vale come un rigore, non è il loro anno"
"Ancora Italia-Inghilterra, un centesimo che vale come un rigore, non è il loro anno. It's coming to Rome di nuovo". Filippo Tortu scherza dopo l'oro olimpico vinto con l'Italia nella staffetta 4x100 alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L'azzurro è stato decisivo nell'ultima frazione in cui ha rimontato e beffato il britannico Nethaneel Mitchell-Blake.
"Se avevo capito di aver conquistato l'oro? Sì e no, la mia impressione era di essere arrivato primo e di avercela fatta ma era così impensabile che ho pensato che non fosse vero -risponde Tortu-. Poi ho visto Lollo (Lorenzo Patta, ndr) venirmi incontro e gli ho chiesto se ce l'avevamo fatta. E poi ancora ho visto il delirio sulla nostra tribuna a testimonianza della spinta che ci hanno dato tutti. Non so in quanti potessero pronosticare un finale del genere, noi ci credevamo e prima di entrare oggi ci siamo guardati dicendoci: 'La portiamo a casa noi'".
"Questa medaglia è da dividere in tantissime parti, se c'è qualcuno che ha messo quel pizzico in più è Lorenzo al suo esordio in questa staffetta e lo ha fatto da protagonista -conclude Tortu-. Mi hanno preso sempre in giro perché mi tuffo sempre ma alla fine quel tuffo ha un significato, che ogni centimetro conta e ha una storia dietro di sacrificio: oggi mi ha ripagato questo crederci sempre. Quel centesimo è da dividere per quattro. La differenza l'ha fatta il gruppo".