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Sinner e la richiesta di squalifica per doping: "Deluso e sorpreso da appello Wada"

Il campione azzurro: "Non me l'aspettavo, forse vogliono solo essere sicuri che tutto sia nella posizione giusta"

Jannik Sinner - Fotogramma /Ipa
Jannik Sinner - Fotogramma /Ipa
28 settembre 2024 | 13.40
LETTURA: 2 minuti

"Deluso e sorpreso". Jannik Sinner non nasconde il malumore per la decisione dell'agenzia mondiale antidoping (Wada), che ha presentato ricorso al Tas nel caso doping che coinvolge l'azzurro: per il numero 1 del mondo, viene chiesta una squalifica di 1-2 anni.

"Sono molto deluso e anche sorpreso dall'appello della Wada visto che abbiamo avuto tre udienze e tutte e tre sono andate molto positivamente per me", ha spiegato Sinner in conferenza stampa dopo la vittoria su Safiullin nel torneo ATP di Pechino in merito al ricorso dell'agenzia mondiale antidoping contro la sua mancata squalifica per la positività al Clostebol.

"Non me l'aspettavo. L'ho saputo un paio di giorni fa, oggi è diventato ufficiale. Ma è stata una sorpresa per me. Forse vogliono solo essere sicuri che tutto sia nella posizione giusta. Resto comunque sorpreso che abbiano presentato appello", ha sottolineato Sinner.

"Nel corso degli ultimi mesi, durante il processo ci sono state tre udienze separate e in tutte è stata confermata la mia innocenza. Diversi mesi di colloqui e indagini sono culminati in un'udienza formale in cui tre giudici hanno passato al setaccio ogni dettaglio. Hanno poi pubblicato una sentenza approfondita, spiegando perché mi hanno ritenuto non colpevole, con le evidenti prove fornite e la mia completa collaborazione durante tutto il procedimento". "Alla luce della robustezza del processo, sia l'Itia sia l'agenzia antidoping italiana hanno accettato il verdetto e rinunciato al loro diritto di appellarsi - sottolinea il 23enne altoatesino -. Comprendo che su queste vicende debbano esserci indagini approfondite per mantenere l'integrità dello sport che tutti amiamo. Tuttavia, è difficile capire cosa ci sia da guadagnare nel chiedere ad altri tre giudici di analizzare da capo gli stessi fatti e la stessa documentazione. Detto questo, non ho niente da nascondere e, come ho fatto per tutta l'estate, collaborerò pienamente con i giudici e fornirò tutto quanto potrà servire per dimostrare ancora una volta la mia innocenza . Dato che ora il caso è pendente al Tas, non farò ulteriori commenti".

"Abbiamo grande fiducia nell’organo (il Tas) che dovrà porre la parola fine sul caso. Poiché Sinner ha dalla sua non soltanto l'evidenza dei fatti ma anche l'assoluzione da parte di ben tre organi indipendenti, sono sicuro che l'unico effetto dell'appello della Wada sarà positivo, perché sancirà l'innocenza del ragazzo e metterà fine una volta per tutte a questa vicenda restituendoci un campione nel pieno della sua serenità", dice Angelo Binaghi, presidente della Fitp.

"Sono certo che questa vicenda si concluderà nel migliore dei modi e lo renderà ancora più forte di prima. Siamo al suo fianco e in Coppa Davis ci sarà sempre una maglia pronta per lui", dice il capitano azzurro di Coppa Davis, Filippo Volandri.

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