L'ex capitano azzurro di Coppa Davis all'Adnkronos: "È l'uomo da battere, ha dimostrato a Cincinnati di poter vincere anche giocando male"
"Nel commentare questa vicenda non posso che basarmi sull'indagine dell'Itia che ha svolto accurate indagini e ritenuto che Sinner fosse innocente. Evidentemente non c'è stato dolo e ora può tornare a concentrarsi solo sul tennis". L'ex capitano azzurro di Coppa Davis Corrado Barazzutti commenta così all'Adnkronos la vicenda che ha coinvolto Jannik Sinner positivo ad un controllo antidoping durante il torneo di Indian Wells ad aprile 2024 ma totalmente innocente e scagionato dall’inchiesta di un Tribunale indipendente (Itia).
"Sono sicuro che avendo agito in totale buona fede Sinner fosse abbastanza tranquillo anche prima di oggi. Ora però che è stata chiusa la vicenda lo sarà senz'altro di più", aggiunge l'ex numero 7 del mondo che rifiuta l'idea che il tennis tuteli le sua 'stelle' più di altri sport. "Ci sono stati campioni come Simona Halep squalificati per lungo tempo e anche altri. Le indagini su Sinner sono durate diversi mesi e quindi molto accurate. Evidentemente è del tutto innocente".
Per Barazzutti il 23enne altoatesino è l'uomo da battere agli imminenti Us Open. "Ha dimostrato a Cincinnati di poter vincere anche giocando male, lo vedo in crescita sotto il profilo fisico e questa vicenda mi auguro gli dia una spinta in più. I suoi rivali saranno i soliti noti e quindi in particolare Djokovic e Alcaraz ma io lo vedo un gradino sopra".