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Polemiche per un penalty non concesso ai rossoblu, nel primo tempo due potenziali rigori per la Juve
Polemiche in Juventus-Bologna oggi per un rigore reclamato dagli emiliani e non assegnato dall'arbitro Di Bello. Sul risultato di 0-1, i rossoblu vanno vicini al raddoppio al 71'. Dopo un rapido contropiede, Zirkzee calcia in diagonale e Perin respinge. Il pallone rimane nell'area piccola, Ndoye piomba sulla sfera per ribadire in rete ma viene ostacolato da Iling-Junior. L'intervento del bianconero sembra irregolare, l'arbitro Di Bello non giudica il contatto falloso e di fatto blocca l'eventuale intervento del Var. Il Bologna protesta, un colaboratore dell'allenatore Thiago Motta viene espulso.
Nel primo tempo, 2 episodi a dir poco dubbi nell'area del Bologna. La Juve non protesta in maniera veemente, ma fa discutere l'affossamento di Chiesa da parte di un difensore felsineo, che non interviene sul pallone, e il netto tocco di mano di Lucumì che interviene in scivolata con il braccio larghissimo su un cross rasoterra di Weah.
Dopo la partita, ai microfoni di Dazn si presenta l'ad del Bologna, Claudio Fenucci. "Un errore arbitrale clamoroso ha tolto una vittoria ormai certa a quel punto: c'erano rigore ed espulsione. I rapporti tra il Var e il campo vanno migliorati, questi episodi sono allucinanti. È impensabile che un calciatore falciato davanti al portiere non determini il calcio di rigore e l'espulsione". Non parla, invece, Thiago Motta: silenzio davanti alle domande. In casa bianconera, tocca a Marco Landucci - braccio destro dell'allenatore Massimiliano Allegri - glissare: "Siamo abituati a non commentare gli episodi arbitrali".