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Imane Khelif esclusa dai Mondiali di boxe femminile: "Non soddisfa i criteri di ammissibilità"

La decisione è stata presa dall'Iba, sulla base dei test a cui l'atleta si era sottoposta nel 2023

Imane Kheli - (Fotogramma)
Imane Kheli - (Fotogramma)
07 febbraio 2025 | 09.57
LETTURA: 2 minuti

La pugile algerina Imane Khelif non è idonea a competere nei Campionati del Mondo di Boxe Femminili 2025, in programma a Nis in Serbia, dall'8 al 16 marzo. La decisione è stata presa dall’International Boxing Association (IBA), l’organizzazione guidata dal russo Umar Kremlev che gestisce l'evento, e che già lo scorso anno le proibì di partecipare al Mondiale perché non soddisfaceva i criteri di idoneità.

La faida tra il Cio e l'Iba

La posizione dell’IBA, che dal 2023 è stato privato del riconoscimento di organo di governo internazionale della boxe, non è stata riconosciuta dal Comitato olimpico internazionale (Cio) che ha definito controversi i test di idoneità di genere Iba e ha ammesso sia Khelif che il pugile taiwanese Lin Yu-ting alla Olimpiadi di Parigi 2024. Giochi che hanno visto trionfare proprio Imane, tra non poche polemiche, come quelle seguite allo scontro con l'italiana Angela Carini.

Indipendentemente dalla posizione del Cio, il segretario generale e Ceo dell’Iba Chris Roberts ha tuttavia insistito sul fatto che i test di idoneità di genere dell’organizzazione continueranno durante i campionati mondiali femminili di quest’anno. “Imane Khelif non è idonea per i nostri Campionati del mondo, non soddisfa i criteri di ammissibilità. Il nostro regolamento tecnico stabilisce chiaramente i requisiti e i criteri per l'evento. Conduciamo test di idoneità di genere in modo casuale e li condurremo durante i Campionati del mondo qui", ha affermato nel corso di una conferenza stampa a Nis. “Conduciamo test di idoneità di genere in modo casuale e li condurremo durante i Campionati del mondo qui", ha aggiunto.

Donald Trump cita Imane Khelif

Nei giorni scorsi il nome di Imane Khelif è tornato alla ribalta dopo che Donald Trump, annunciando un ordine esecutivo per vietare che atlete transgender gareggino con le donne nello sport, ha citato senza alcuna attinenza il caso della pugile algerina. "Chi può dimenticare le Olimpiadi dello scorso anno, dove un pugile uomo ha rubato la medaglia d'oro dopo aver brutalizzato le sue avversarie al punto che una campionessa", l'azzurra Angela Carini, "si è dovuta ritirare dopo soli 46 secondi". "Due donne che hanno completato la transizione hanno finito per vincere due medaglie d'oro", aggiunge fornendo una versione non corretta dei fatti e allargando il discorso anche a Lin Yu Ting.

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