"I valori fondamentali sui quali basiamo il nostro premio sono quelli dell'etica"
La ventottesima edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini propone "tantissimi campioni nel nome dei valori del fair play. Soltanto quei campioni che hanno raggiunto e vinto tante competizioni rispettando l'avversario, le regole, l'etica, la lealtà saranno premiati e sono premiati con il Fair Play Menarini e diventano ambasciatori del Fair Play Menarini nel mondo". Lo ha detto Ennio Troiano, membro del Board della Fondazione Fair Play Menarini, in occasione della cena di gala a Firenze che questa sera ha aperto l'edizione 2024 del riconoscimento sportivo.
"Quest'anno abbiamo tantissimi campioni premiati - ha aggiunto Troiano - partendo da Didier Drogba e Samuel Eto'o e il calcio la fa sempre un po' da padrone anche con Fabio Cannavaro, Ciro Ferrara, senza dimenticare Cesare Prandelli e Giuseppe Dossena, campione del Mondo nel 1982. Questo Premio è veramente un parterre de roi. Ci sono poi tanti altri protagonisti: ad esempio la pallavolo con Gian Paolo Montali, gli sport automobilistici con Cesare Fiorio, gli sport paralimpici con Ambra Sabatini, campionessa mondiale e recordman mondiale dei 100 metri; per il giornalismo c'è Federico Buffa che è un po' il cantore moderno dello sport ed riconosciuto da tutti".
Il "segreto" che consente a Menarini di attrarre "tutti questi grandi campioni è spiegar loro che cosa premiamo - ha sottolineato Troiano - Non sempre è facile comprenderlo, in un mondo che è dominato dalla logica di una gestione un po' consumistica dello sport. Noi tendiamo veramente a spiegar loro che i valori fondamentali sui quali basiamo il nostro premio sono quelli del fair play, dell'etica, della lealtà e nessuno si ritrae quando deve essere premiato per questi valori".