“La Ryder Cup è un evento globale, stratosferico, che comporterà una presenza non quantificabile per quanto grande. Arriverà a Roma gente da tutto il mondo perché gli appassionati di golf si contendono il primato con i tifosi di calcio. C’è in passato chi si è opposto a questo percorso perché rifiutava l’idea che arriveranno turisti ricchi, sostenendo che bisogna popolarizzare il golf. Credo che l’arrivo di turisti di alta fascia sia un’opportunità per la capitale e per il Paese”. Lo ha dichiarato Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, durante il meeting annuale dedicato all’analisi del turismo legato al golf che si è svolto in Campidoglio.
“Il golf si gioca in tutto il mondo - ha aggiunto Chimenti - e questa è una manifestazione unica nel suo genere dove atleti di diversi paesi europei giocheranno affratellati sotto la stessa maglia. Le ricadute sul territorio saranno enormi, a partire dal percorso di Marco Simone che ospiterà la manifestazione. Quel percorso diventerà un tempio del golf e sarà visitato negli anni, come accade per tutti i percorsi che hanno ospitato la Ryder Cup. In Europa, al di fuori delle ‘mura britanniche’, questo è avvenuto soltanto tre volte: in Spagna, a Parigi e ora qui a Roma”.