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Appello di padre Zanotelli: "Negli stadi si ripeta il gesto di Lukaku per il Congo"

Il missionario comboniano dopo il gesto-simbolo della mano puntata alla tempia: "Rompiamo il silenzio"

Appello di padre Zanotelli:
17 febbraio 2024 | 14.37
LETTURA: 2 minuti

La mano destra che simula la pistola alla tempia e quella sinistra a tapparsi la bocca. Il gesto di Lukaku che ha fatto il giro del mondo - dopo il goal del pareggio della Roma nella partita di Europa League - per denunciare ciò che sta accadendo, nel totale silenzio, nel Congo dilaniato da una guerra civile, venga ripetuto negli stadi. L’appello arriva da padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano da sempre in campo per gli ultimi, che da tempo chiede di rompere il silenzio sull’Africa. “In sessant’anni di guerre - osserva all’Adnkronos padre Zanotelli - ci sono stati dodici milioni di morti. Eppure non si parla mai del Congo dove si combatte ogni giorno. Al centro, le risorse minerarie del Paese: dai diamanti, all’oro, al cobalto”.

Zanotelli ricorda ancora che nella Repubblica Democratica del Congo, come denuncio’ un rapporto di Amnesty, migliaia di bambini sono costretti a lavorare nelle miniere di cobalto per estrarre il minerale utilizzato per fabbricare telefonini e smartphone in tutto il mondo. Uno scenario drammatico di fronte al quale il grande campione di calcio, di madre congolese, si è esposto anche sui social chiedendo ‘Free Congo. Stop the genocide’. Un gesto- simbolico per chiedere lo stop al genocidio in Congo che avevano eseguito i giocatori del Congo nella Coppa d’Africa, che per il missionario dovrebbe ora avere un seguito tra i campioni di calcio molto seguiti dal grande pubblico. Da qui l’accorato appello del missionario pacifista: Quel gesto- simbolo che racchiude l’atrocità silenziata che sta vivendo il Congo venga ripetuto dagli altri calciatori nelle partite. Rompiamo anche così il silenzio! ”.

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