La consulente musicale del ministero della Cultura: "Ho sperimentato personalmente le polemiche sul palco dell'Ariston, ma ho fiducia nella gestione del Festival da parte della Rai"
"Le possibili violenze sono ovviamente il rischio maggiore in assoluto, ma dubito che possano avvenire all'interno della cornice del 'Festival di Sanremo': mi auguro semmai che su certe tematiche scaturisca un dibattito positivo, che ci sia un fair play che possa creare le basi per un dialogo sereno piuttosto che contrapposizioni, specie se dovessero sfociare nella violenza". E' la previsione e al tempo stesso l'auspicio che Beatrice Venezi, consulente musicale del ministero della Cultura, intervistata dalla AdnKronos, esprime a proposito di possibili azioni dimostrative, anche violente, da parte di gruppi anarchici a Sanremo nei giorni del Festival, in relazione al caso Cospito.
"Certo, è anche vero che il palco dell'Ariston ha sempre rappresentato una cassa di risonanza, positiva o negativa: lo so bene - ricorda Beatrice Venezi - perché l'ho vissuto direttamente e personalmente, sulla mia pelle, con la querelle lessicale fra 'direttore' o 'direttrice' su cui è poi scoppiato addirittura un caso politico; per cui mi rendo perfettamente conto dei meccanismi che si possono innescare. Ma ho grande fiducia nella gestione dell'evento da parte della Rai e della organizzazione del Festival di Sanremo".
(di Enzo Bonaiuto)