Il sottosegretario al ministero della Cultura chiede "piani preventivi a commissione di esperti, controlli severi sulla sicurezza e sanzioni adeguate per chi non rispetta le regole fissate"
"Non sono contrario, in linea di massima, a organizzare grandi concerti di massa, anche in luoghi come il Circo Massimo". Dal sottosegretario al ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, intervistato dalla AdnKronos, arriva una sorta di 'lasciapassare' però 'condizionato', dopo che il concerto di ieri sera a Roma del rapper Travis Scott - tra effetto terremoto, lo spray al peperoncino spruzzato da un vandalo che ha causato una cinquantina di intossicati e un ragazzo infortunato nel tentativo di eludere i controlli all'ingresso nell'area - ha riproposto il tema dei permessi per location come il Circo Massimo non nate ovviamente per ospitare grandi concerti rock, pop o rap.
Spiega infatti Sgarbi, commentando quanto accaduto ieri sera: "Occorre pretendere e avere certezze sulle modalità con cui questi concerti vengono organizzati, a cominciare dalle garanzie sulla sicurezza per il sito e per gli spettatori. Non sono per la repressione, ma per una regolarizzazione, con una commissione esperta che valuti preventivamente i piani presentati e risponda poi delle sue decisioni. E, in caso di omissioni da parte degli organizzatori, che siano previste multe salatissime. In sintesi, sì ai concerti ma con piani preventivi, controlli severi sulla sicurezza e sanzioni adeguate per chi non rispetta le regole fissate".
(di Enzo Bonaiuto)